Bonus animali, come averlo. È difficile non notare come in questo momento storico, la presenza di un animale in casa sia dettata da una sensibilità tutta particolare. Oggi, un cane o un gatto non sono delle mere presenze ludiche per la gioia dei bambini; sono degli affetti pienamente integrati al nucleo familiare: senza alcun tema di smentita, dei familiari in senso stretto. In questi tempi, la convivenza di questi adorabili esseri a quattro zampe ha assunto dei veri e propri connotati sociali.
Si pensi a taluni individui anziani che vivono in solitudine, lontani dai figli, dalle cure e dall’assistenza di persone vicine alla loro abitazione; non dimenticando, ovviamente, chi non ha figli e, in un certo senso, incanala sull’animale un affetto inespresso sotto altre forme. Il messaggio che i cari animali domestici è chiaro ed è stato recepito anche dalle normative a loro dedicate, nelle quali sono andate crescendo le tutele a loro favore: ci comunicano la metafora di un promemoria di rispetto e amore che l’essere umano deve costantemente cercare con i suoi simili.
Animali domestici, bonus e detrazioni per chi percepisce anche il Reddito di Cittadinanza
Tra i bonus, anche quest’anno vedrà la conferma del Bonus animali domestici, a sostegno della moltitudine di padroni felini o canini. Esso prevede la possibilità di detrarre le spese veterinarie; la spesa è variabile e su di essa si applica la percentuale detraibile. Il Bonus include sia la detrazione delle spese per le visite specialistiche che per quelle per gli interventi chirurgici, oltre per le spese riguardanti gli esami di laboratorio e l’acquisto di specifici farmaci.
Sull’importo totale sostenuto, si dovrà pertanto detrarre una percentuale pari al 19%. Il bonus si estende non soltanto a cani e gatti, ma a tutti i cosiddetti animali da affezione. Quindi, via libera alle più diverse compagnie domestica, ma soprattutto senza alcuna discriminante in presenza di condizioni disagiate: a maggior ragione è opportuno garantire dignità e cure adeguate agli animali.
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Il provvedimento, inoltre, opera in termini di contrasto al randagismo: viene infatti ridotta l’iva applicata su alimenti e cure. Si sancisce in via definitiva la chiusura degli allevamenti di visoni e viene rifinanziato il fondo per la fauna selvatica. Con l’ultima legge di bilancio, è stato spostato il tetto delle spese detraibili, dal precedente di 500 euro all’attuale di 550 euro; ciò consente oggi un risparmio fiscale certo pari a 80 euro.
Non si potrà detrarre alcuna spesa sotto il limite di franchigia, fissato a 129,11 euro; la percentuale del 19% si calcola sulla spesa sostenuta sottratta, appunto, della franchigia. La richiesta del Bonus è possibile direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Fondamentale sarà presentare, oltre al modulo di richiesta, le ricevute fiscali attestanti il pagamento delle spese esclusivamente con sistemi tracciabili. Tutti possono inoltrare la domanda, senza alcun limite di reddito o in assenza di Isee, e percettori di Reddito di Cittadinanza.
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