Bimbo di 7 mesi muore in culla, fratellini tolti ai genitori. Molto probabilmente è morto per soffocamento mentre si trovava nella culletta di un’abitazione di fortuna ricavata in una palestra abbandonata di Nola, comune in provincia di Napoli.
Sul decesso di un bimbo di appena 7 mesi, scomparso venerdì scorso, sono state avviate le opportune indagini. Nulla avevano potuto, dopo un disperato tentativo dei sanitari dell’ospedale Santa Maria della Pietà del comune bruniano, per recuperare a vita il povero bimbo.
Un Bambino di 7 mesi morto per soffocamento in una palestra a Napoli
La piccola vittima viveva in un ambiente familiare a dir poco raccapricciante. Con lui vivevano altri due fratellini di due e tre anni, le cui condizioni di salute sono ora costantemente sotto monitoraggio. Una situazione di degrado, non solo sotto il profilo igienico-sanitario, e di malnutrizione “gestita” da due genitori con problemi, pare ancora oggi, di tossicodipendenza e ai quali erano già tolti tre figli più grandi, affidati ai servizi sociali del comune.
Una situazione nota da anni dunque agli uffici di piazza Duomo. Ma nonostante ciò non è evitata l’ennesima tragedia. La famiglia in questione viveva in condizioni veramente disumane nella palestra occupata situata nel rione Gescal. Indagini sono in corso coordinate dall’autorità giudiziaria e condotte dagli agenti della Polizia di Stato. Il bimbo, che si chiamava Samuele, è rimasto vittima di un incidente domestico e saranno gli accertamenti disposti dopo la tragedia a definire eventuali responsabilità.
Il primo intervento nella palestra abusiva è effettuato dai sanitari del 118 e dalla polizia locale guidata dal maggiore Emilio Nacar che ha provveduto subito ad allontanare i due fratelli, entrambi con problemi di salute, e consegnarli ai servizi sociali. Per continuare ad avere news seguiteci anche sui nostri profili Su Facebook anche su INSTAGRAM