Non ce l’ha fatta Tommaso, il bimbo di 2 anni che sabato 28 giugno era stato trovato privo di sensi nella piscina di una villetta all’interno della Residenza Costa del Sole di Pacengo, frazione di Lazise, sul lago di Garda. Il piccolo era in vacanza con la famiglia quando, intorno alle 22, i genitori lo hanno scoperto sott’acqua. Inutili i tentativi disperati di rianimarlo: dopo tre giorni di agonia, nel pomeriggio del 1° luglio i medici hanno dichiarato la morte cerebrale.
I soccorsi e il ricovero in ospedale
L’allarme era stato lanciato immediatamente e i sanitari del 118 erano intervenuti d’urgenza. Il bambino era in arresto cardiocircolatorio. I soccorritori lo avevano rianimato sul posto, per poi trasferirlo in condizioni critiche in ospedale, dove è stato ricoverato in terapia intensiva pediatrica. La famiglia, devastata, ha sperato fino all’ultimo. Ma la situazione, fin dall’inizio, è apparsa gravissima.
Un precedente drammatico nella stessa struttura
La vicenda assume contorni ancora più drammatici perché due anni fa, nello stesso residence, era già morto un altro bambino, di tre anni e mezzo, sempre a seguito di un incidente in piscina. Una tragica coincidenza che ora spinge a riflettere sull’adeguatezza delle misure di sicurezza per famiglie con bambini piccoli in strutture turistiche con piscine private.
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Le indagini
I carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica dell’accaduto. L’ipotesi principale è quella dell’incidente domestico: il piccolo si sarebbe allontanato senza che nessuno se ne accorgesse, finendo in piscina. Al momento non ci sarebbero indagati, ma le autorità stanno acquisendo ogni elemento utile, anche in relazione ai precedenti avvenuti nella stessa struttura.
Dolore e sgomento
L’intera comunità di Lazise è sotto shock. Il nome di Tommaso si aggiunge a una lista troppo lunga di bambini vittime di annegamenti in piscina, spesso causati da una distrazione di pochi istanti. Le autorità e gli esperti tornano a sottolineare l’importanza di sistemi di sicurezza adeguati, come cancelli, allarmi perimetrali e teli copripiscina, soprattutto quando ci sono bambini molto piccoli. In queste ore di immenso dolore, l’unico pensiero va alla famiglia di Tommaso, distrutta da una perdita che nessuna parola potrà mai colmare.
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