La procura di Viterbo ha ricevuto un verbale dettagliato redatto dalla squadra mobile sulla vicenda del bambino di due anni caduto da un’auto in corsa giovedì 21 agosto a Canepina. Gli inquirenti dovranno valutare se vi siano responsabilità da parte della madre del piccolo o dell’uomo che stava guidando la macchina.
Le condizioni del bambino
La sera dell’incidente, la madre si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Rosa con il figlio tra le braccia, gravemente ferito e con il volto insanguinato. Dopo i primi accertamenti, i medici hanno disposto il trasferimento in eliambulanza al policlinico Gemelli di Roma.
Il piccolo è ricoverato nel reparto di neurochirurgia infantile con trauma cranico e una sospetta frattura orbitale. Le condizioni sono stabili, non è in pericolo di vita, e i sanitari parlano di una prognosi di 20 giorni.
Il giallo del seggiolino
Uno dei punti più delicati dell’inchiesta riguarda l’assenza del seggiolino. La prima versione parlava di un incidente avvenuto dopo che il fratellino del bimbo aveva sganciato la cintura di sicurezza, ma secondo alcune fonti il seggiolino in auto non c’era affatto. Padre e amico di famiglia hanno dichiarato che il dispositivo era stato prestato a conoscenti il giorno prima. Se confermata, questa circostanza configurerebbe la violazione dell’articolo 172 del Codice della Strada, che impone l’uso del seggiolino per tutti i minori sotto i 4 anni.
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Chi era alla guida
A condurre la Nissan da cui il piccolo è caduto non era la madre, ma un amico di famiglia. L’uomo, secondo le indagini, stava accompagnando la donna e i suoi figli a fare la spesa, mentre il padre del bambino era fuori per lavoro. Proprio quest’ultimo, insieme al conducente, ha confermato la dinamica raccontata inizialmente dalla madre.
Gli interrogativi aperti
Restano però nodi non chiariti. L’auto era dotata di sistemi di sicurezza per bambini alle portiere? Se sì, perché non hanno funzionato? L’assenza del seggiolino, se accertata, aggraverebbe il quadro delle responsabilità. La procura deciderà nei prossimi giorni se procedere con contestazioni formali nei confronti della madre e del conducente.
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