Il Bonus Mamma 2025, introdotto dalla Legge di Bilancio, è una misura pensata per alleggerire il carico fiscale delle lavoratrici madri con figli a carico. Si tratta di un esonero contributivo, ovvero uno sconto sui contributi previdenziali normalmente trattenuti in busta paga, destinato a sostenere il lavoro femminile e a facilitare l’equilibrio tra vita privata e professionale. Attualmente, il bonus non è ancora pienamente operativo perché manca il decreto attuativo, ma una circolare INPS diffusa a gennaio ha già chiarito molti aspetti della misura.
Come funziona il Bonus Mamma?
L’esonero agisce direttamente sulla busta paga della lavoratrice, che si troverà un netto mensile leggermente più alto grazie alla riduzione della quota contributiva. L’importo massimo previsto è di 3.000 euro all’anno, pari a circa 250 euro al mese, per le madri con tre o più figli. Questo beneficio è riconosciuto fino a quando il figlio più piccolo non compie 18 anni.
Nel 2025, inoltre, la platea dei beneficiari è stata estesa alle madri con due figli, ma solo fino al decimo anno di età del figlio più piccolo. Tuttavia, per quest’ultima categoria, si attende ancora l’emanazione del decreto attuativo che ne regolerà l’effettiva applicazione.
Un’importante novità riguarda l’introduzione di un limite di reddito annuo pari a 40.000 euro, che restringe l’accesso alla misura alle famiglie con un profilo economico medio-basso. Le lavoratrici domestiche e quelle in regime forfettario sono escluse.
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Come si richiede il bonus?
Le lavoratrici interessate devono comunicare al proprio datore di lavoro la volontà di usufruire dell’agevolazione, indicando il numero di figli a carico e i relativi codici fiscali. Il datore provvederà ad aggiornare le denunce retributive per permettere l’applicazione dello sgravio.
In alternativa, sarà disponibile a breve un portale INPS dedicato attraverso il quale le madri potranno inviare direttamente i dati richiesti. L’istituto previdenziale annuncerà l’apertura della procedura online tramite il proprio sito ufficiale.
Quando sarà effettivamente attivo?
Le madri con tre o più figli e un contratto a tempo indeterminato possono già beneficiare dell’esonero totale, grazie alla proroga della misura prevista nel 2024. Per le madri con due figli, invece, l’agevolazione sarà attivata solo una volta pubblicato il decreto attuativo che si pensa verrà pubblicato a fine giugno 2025.
I controlli dell’INPS e il rischio di revoca
L’INPS verificherà la correttezza delle informazioni fornite, sia tramite il datore di lavoro sia tramite il portale telematico. Qualora emergano dati falsi o incoerenti, il bonus potrà essere revocato e si procederà alla restituzione delle somme già percepite. È quindi fondamentale fornire informazioni complete e corrette.
Come verrà pagato?
L’esonero si applica direttamente in busta paga. Per eventuali arretrati o altri bonus legati alla misura, l’INPS potrà procedere con bonifico bancario o postale, accredito su libretto, carta prepagata o bonifico domiciliato presso un ufficio postale.
Il Bonus Mamma 2025 rappresenta un passo importante verso il sostegno concreto alle lavoratrici con figli. Mentre si attende l’adozione del decreto attuativo per l’estensione a tutte le categorie previste, è consigliabile monitorare il sito dell’INPS e confrontarsi con il proprio datore di lavoro o con un patronato per non perdere l’opportunità di accedere al beneficio.