Una nuova scoperta riapre il caso di Chiara Poggi, la giovane uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. Sul pollice della mano destra della ragazza i Ris di Parma hanno trovato una traccia genetica, chiamata con la sigla MDX1. Si tratta di un reperto che, se letto con le tecniche di oggi, potrebbe offrire sviluppi importanti.
Il legame con Andrea Sempio
Sulla stessa mano, e in modo preciso sul mignolo, era già stato trovato un campione riconducibile ad Andrea Sempio, oggi indagato. Nella villetta, inoltre, erano emerse altre tre tracce femminili mai attribuite, che restano un enigma per gli inquirenti.
La traccia MDX1 nel 2007
La traccia MDX1 fu raccolta con un tampone il 10 settembre 2007. All’epoca venne considerata “non utile”, perché i dati apparivano confusi. I primi esami parlarono di commistione tra due Dna e di segnali deboli, un fenomeno tecnico detto “effetto ladder”. Per questo i Ris archiviarono tutto come non interpretabile.
Un Dna maschile mai chiarito
Nonostante i limiti, già allora si notò la presenza di materiale genetico maschile. Nel 2014 il professor Francesco De Stefano tornò sul reperto, lo stesso che portò a isolare il profilo di “Ignoto 1” su altre parti delle mani della vittima. Ciò che prima era solo un tracciato incerto, oggi potrebbe diventare un vero identikit genetico.
Nuove indagini in corso
Il procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, ha chiesto una consulenza a Cristina Cattaneo, esperta di medicina legale, per stabilire l’arma usata e se ci fossero più persone in casa al momento del delitto. Parallelamente, la genetista Denise Albani è al lavoro su nuove analisi: dovrà consegnare i risultati entro il 10 ottobre.
Le tracce femminili mai analizzate a fondo
Oltre al Dna maschile, negli anni furono trovate anche tracce di origine femminile, sparse in punti cruciali della villetta di via Pascoli. Non si arrivò mai a un’identità precisa, forse per la scarsa quantità di marcatori. Eppure quei reperti avrebbero potuto essere confrontati con le donne che frequentavano la casa dei Poggi prima della tragedia.
Un caso che non si chiude
Dopo 18 anni, l’omicidio di Chiara Poggi continua a sollevare dubbi e nuove piste. La traccia MDX1 potrebbe essere la chiave per capire se quella mattina in via Pascoli c’era più di una persona e, soprattutto, chi ha avuto un ruolo diretto nel delitto.
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