Un tranquillo pomeriggio al mare si è trasformato in un incubo per una giovane mamma e sua figlia, una bambina di circa cinque anni. I fatti si sono svolti su una spiaggia affollata della costa riminese. Secondo quanto riferito dalla madre agli agenti intervenuti, tutto è iniziato mentre stava giocando in spiaggia con la bambina. A un certo punto, la piccola ha perso la palla con cui stava giocando ed è corsa verso riva per recuperarla. La mamma l’ha seguita a poca distanza, mantenendo comunque lo sguardo fisso su di lei. È stato in quel momento che un uomo, apparentemente tra i 50 e i 60 anni, si è avvicinato alla piccola e con tono sicuro le ha detto: «Sveva, vieni, forza, si è fatto tardi. Saluta la signora e andiamo» usando un nome palesemente inventato.
La reazione della bambina è stata immediata: visibilmente spaventata, si è rifugiata tra le gambe della madre, cercando protezione. La donna, colta di sorpresa e preoccupata, ha subito affrontato l’uomo gridandogli: «Cosa vuoi da mia figlia?». A quel punto, l’uomo, senza dare spiegazioni, si è voltato di scatto ed è fuggito tra la folla, facendo perdere le proprie tracce in pochi istanti.
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L’uomo è scappato senza farsi più vedere
Nonostante i tentativi dei presenti di fermarlo, compreso il papà della piccola, l’uomo è riuscito a dileguarsi. Sul posto è intervenuta la polizia, allertata da alcuni bagnanti, ma al momento di lui non vi è alcuna traccia. La madre ha sporto immediatamente denuncia e ha fornito una descrizione dettagliata dell’individuo: carnagione chiara, capelli grigi, statura media, occhiali da sole e indossava una polo blu con bermuda chiari.
Gli inquirenti stanno ora vagliando le immagini delle videocamere di sorveglianza nei pressi degli stabilimenti balneari e dei parcheggi della zona, nel tentativo di identificare l’uomo e capire le sue reali intenzioni. L’episodio ha sollevato grande allarme tra i genitori presenti in spiaggia, molti dei quali hanno raccontato episodi simili mai denunciati. Le forze dell’ordine invitano chiunque abbia notato qualcosa di sospetto o possa fornire informazioni utili a farsi avanti. Intanto, le autorità ricordano l’importanza di vigilare sempre sui bambini, anche in luoghi apparentemente sicuri e affollati come le spiagge. La vicenda si è chiusa con un sospiro di sollievo, ma anche con una domanda inquietante: chi era quell’uomo e cosa stava realmente cercando di fare?
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