Dodici neonati hanno perso la vita nel reparto di cure intensive dell’Ospedale Universitario di Guayaquil, in Ecuador, in circostanze ancora da chiarire. La notizia ha scosso la città e acceso i riflettori sulla gestione dell’assistenza sanitaria neonatale. Secondo diverse testimonianze, in alcuni casi i familiari sarebbero stati costretti a procurarsi da soli farmaci e materiali essenziali, che avrebbero potuto fare la differenza tra la vita e la morte.
In un comunicato diffuso sabato sera, la direzione sanitaria ha confermato i dodici decessi, attribuendoli a “cause multifattoriali”, spesso aggravate da prematurità o da condizioni cliniche gravi alla nascita. Due casi sono stati collegati a un’infezione da Klebsiella pneumoniae, un batterio pericoloso e resistente agli antibiotici. La Commissione per la protezione dell’infanzia dell’Assemblea nazionale ha segnalato anche una possibile carenza di cannule nasali. La direzione ha però respinto le accuse sul presunto riutilizzo di materiale medico.
La disperazione delle famiglie
La mattina di domenica 10 agosto, decine di genitori si sono radunati davanti all’ospedale in attesa di notizie sui propri figli. Rodrigo, padre della piccola Rosita Milagros, nata il 4 agosto con parto cesareo, ha raccontato al quotidiano El Universo di aver appreso la notizia della morte della figlia solo attraverso una telefonata della suocera. “La mia bambina è morta e non posso nemmeno vederla, non ho potuto dirle addio,” ha detto, denunciando la mancanza di spiegazioni da parte dei medici.
Molti altri familiari condividono la stessa rabbia, raccontando di essere stati obbligati a comprare personalmente medicinali e strumenti che avrebbero dovuto essere forniti dall’ospedale, aggravando un dolore già insopportabile.
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L’inchiesta giudiziaria e sanitaria
Le autorità hanno avviato indagini a più livelli. La Procura di Guayas ha richiesto con urgenza le cartelle cliniche e altri documenti al direttore dell’ospedale, convocando le madri dei neonati e altri testimoni per raccogliere le loro deposizioni. Parallelamente, l’Agenzia per la garanzia della qualità dei servizi sanitari (Acess) ha iniziato un audit completo per ricostruire la sequenza degli eventi e verificare il rispetto dei protocolli sanitari.
Le decisioni del ministro della Salute
Il ministro della Salute, Jimmy Martin, ha annunciato il licenziamento del direttore dell’Ospedale Universitario e l’apertura di un’indagine interna. L’obiettivo, ha sottolineato, è fare piena luce sulla vicenda, accertare eventuali responsabilità e adottare misure immediate per migliorare la sicurezza dei neonati e la qualità delle cure. Mentre le indagini proseguono, la città di Guayaquil resta in attesa di risposte, tra il dolore delle famiglie e il bisogno urgente di giustizia.
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