Quello di Hayat Fatimi, 46 anni, conosciuta da tutti come “Anna”, è un femminicidio che molti temevano e che purtroppo non è stato evitato. L’ex compagno, Tariq El Mefedel, l’ha colpita a morte con un coltello nei pressi della sua abitazione, dopo mesi di minacce, pedinamenti e persecuzioni. La donna, cuoca in un ristorante di Foggia, aveva denunciato più volte l’uomo, raccontando di sentirsi in pericolo. Colleghi, amici e operatori del Centro antiviolenza conoscevano la situazione e temevano il peggio.
Una relazione segnata dalla violenza
Hayat e Tariq si erano conosciuti in Marocco, grazie a un incontro organizzato dalle famiglie. Lui l’aveva poi raggiunta a Foggia e per circa otto mesi avevano convissuto. Secondo le testimonianze, inizialmente il rapporto era tranquillo, ma col tempo erano arrivate le violenze verbali e fisiche, alimentate dall’abuso di alcol. Quando Hayat aveva trovato la forza di lasciarlo, l’incubo era iniziato: pedinamenti, minacce costanti e anche gesti inquietanti, come la pubblicazione su Facebook di una sua foto trasformata in un manifesto funebre. Roberta Laccetti, operatrice del Centro antiviolenza che la seguiva, ricorda: «Faceva di tutto per non farlo arrabbiare, quasi lo giustificava. Diceva che se cambiava numero di telefono lui si sarebbe arrabbiato ancora di più».
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Segnali ignorati
Nonostante le denunce e i comportamenti sempre più pericolosi, le misure di protezione sono rimaste insufficienti. Hayat raccontava di averlo visto armato di pistola e di essere stata minacciata anche dopo l’aggressione con un coltello avvenuta in passato. Il titolare del ristorante dove lavorava, Gianfranco Abazia, ha commentato: «Tutti sapevamo che lei era in pericolo e che quell’uomo avrebbe potuto farle del male. Quei segnali erano evidenti».
L’omicidio e la cattura
Il delitto è avvenuto a pochi passi da casa. Hayat, notando la presenza dell’ex compagno, aveva chiamato la polizia. In pochi minuti gli agenti erano sul posto, ma la donna era già riversa a terra, senza vita, in un lago di sangue. Dopo il delitto, Tariq El Mefedel è fuggito ed è stato catturato a Roma, in piazza della Croce Rossa, dopo un inseguimento dei carabinieri in seguito a un’allerta della Polfer. Il gip di Roma valuterà il fermo per poi trasferire il caso alla procura di Foggia. L’autopsia stabilirà il numero esatto delle coltellate.
Lutto cittadino a Foggia
Il Comune di Foggia ha proclamato lutto cittadino per il giorno dei funerali di Hayat Fatimi. Le bandiere saranno a mezz’asta e alle ore 12 è previsto un minuto di silenzio in tutti i luoghi di lavoro. L’amministrazione comunale ha espresso vicinanza alla famiglia e ha condannato con fermezza la brutalità dell’ennesima violenza di genere, un fenomeno purtroppo sempre più frequente in Italia.
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