Una violenta scossa di terremoto è stata avvertita questa mattina, venerdì 18 luglio, alle ore 09:14 a Napoli e in gran parte della provincia. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Vesuviano (Ingv), la magnitudo è stata di 4.0, con epicentro in mare nella zona compresa tra Dazio e Pozzuoli, a una profondità di soli 2,4 chilometri.
Scossa forte e breve, gente in strada
La scossa è stata percepita distintamente in numerosi quartieri del capoluogo campano, tra cui Fuorigrotta, Bagnoli, Agnano, Soccavo, Pianura, Vomero, Posillipo, Colli Aminei e Secondigliano, oltre che nei comuni limitrofi di Quarto e Pozzuoli. Numerose persone si sono riversate in strada per lo spavento. I commenti sui social descrivono un terremoto “sussultorio e ondulatorio” e “più forte del solito”. «Per la prima volta ho avuto paura che il palazzo crollasse», scrive una residente.
Sciame sismico in corso
La scossa delle 09:14 è stata la più forte di uno sciame sismico iniziato intorno alle 08:51. Nelle successive decine di minuti, l’Ingv ha registrato almeno dieci eventi tellurici, tra cui cinque scosse ravvicinate tra le 09:33 e le 09:36, tutte di entità inferiore rispetto alla prima. Al momento non si segnalano danni a persone o edifici, ma sono in corso verifiche strutturali da parte dei vigili del fuoco, che hanno ricevuto decine di segnalazioni.
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Circolazione ferroviaria sospesa
A scopo precauzionale, la circolazione ferroviaria è stata sospesa su alcune linee regionali. In particolare c’è stato uno Stop alla Cumana e alla Circumflegrea, per consentire controlli tecnici sull’infrastruttura, inoltre ci sono Ritardi su treni Alta Velocità, Intercity e Regionali, nel nodo di Napoli. Trenitalia segnala disagi diffusi in tutta la rete campana.
Evacuata la sede universitaria di Fuorigrotta
Per motivi di sicurezza è stata evacuata la sede della Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Fuorigrotta. Non si segnalano criticità particolari, ma la misura è stata presa in via precauzionale. Anche in altri istituti scolastici e pubblici uffici si sono verificate uscite autonome da parte del personale.
Un fenomeno che si ripete
Quella odierna è solo l’ultima scossa significativa registrata ai Campi Flegrei. L’ultima di rilievo risale al 30 giugno, quando un evento di magnitudo 4.6 colpì la zona di Bacoli. Lo stesso valore fu registrato nella notte del 13 marzo scorso, nella scossa più forte degli ultimi quarant’anni, da quando la zona è monitorata scientificamente. Il territorio dei Campi Flegrei resta sotto stretta osservazione per il bradisismo, un fenomeno che sta rialzando lentamente il suolo e che negli ultimi mesi ha dato luogo a frequenti sciami sismici, con preoccupazione crescente tra la popolazione.
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