A diciotto anni dalla tragica morte di Chiara Poggi, avvenuta il 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli a Garlasco, l’eco del caso non si è mai realmente spenta. Alberto Stasi, fidanzato della vittima, è stato condannato in via definitiva per l’omicidio, ma nuove analisi e testimonianze riaccendono il dubbio su una delle vicende giudiziarie più discusse della cronaca italiana. L’ipotesi che sulla scena del crimine potesse esserci anche un secondo soggetto — forse addirittura una donna — torna al centro del dibattito grazie a nuove valutazioni tecniche.
Le impronte misteriose e la scarpa scomparsa
L’esperto di balistica e Blood Pattern Analysis, Enrico Manieri, ha recentemente analizzato alcune delle fotografie scattate all’interno della casa della vittima. Dalla lettura delle tracce ematiche sul pavimento e sulla scala che conduce alla taverna, emergerebbero impronte lasciate da una suola diversa rispetto a quelle delle Frau numero 42 indossate da Stasi. Manieri ha parlato esplicitamente di risalti rettangolari visibili su almeno due gradini, mai collegati a nessuna delle 27 paia di scarpe sequestrate all’epoca dell’indagine.
Un altro dettaglio inquietante alimenta i sospetti: undici giorni dopo il delitto, due agricoltori rinvengono in un canale irrigato un sacco contenente vestiti e un paio di scarpe Mister Valentino numero 43. Quelle scarpe, secondo Manieri, avevano una suola compatibile con le impronte individuate nella casa e avevano dato un primo esito positivo al luminol. Il secondo test, il Combur, risultò invece negativo, ma — osserva l’esperto — le condizioni in cui erano state ritrovate (immersione prolungata in acqua) potrebbero aver falsato i risultati. Incredibilmente, quegli elementi potenzialmente cruciali non furono mai approfonditi e, secondo alcune fonti, sarebbero stati successivamente distrutti.
Un’impronta plantare “fantasma”
C’è poi un dettaglio ancora più sorprendente: sulla scena del crimine fu rilevata anche un’impronta plantare, lasciata da un piede nudo, con una marcata deformazione compatibile con l’alluce valgo — una patologia che colpisce una persona su quattro, soprattutto donne. Nessuna delle persone presenti in casa (familiari, soccorritori, inquirenti) ha mai potuto essere collegata a quell’impronta. Né tantomeno Alberto Stasi, come ha ribadito più volte il medico legale Oscar Ghizzoni, consulente della difesa, secondo cui la morfologia del piede dell’imputato è incompatibile con quella della traccia.
Questa impronta “fantasma” è rimasta una presenza inspiegata e mai del tutto considerata nei processi, nonostante il suo potenziale valore probatorio. In molti oggi si chiedono perché non sia stata approfondita, analizzata, confrontata con maggiore rigore.
Una figura femminile sulla scena del delitto?
L’ipotesi di una donna sulla scena del crimine si affaccia dunque con maggiore forza. L’impronta compatibile con l’alluce valgo, la taglia ridotta di alcune impronte rilevate, e le scarpe mai attribuite alimentano la teoria secondo cui Chiara Poggi potrebbe essere stata aggredita da una seconda persona — forse una donna. Non è una novità assoluta: nel corso degli anni, alcune piste alternative hanno suggerito la possibilità di più soggetti coinvolti, ma nessuna ha mai trovato piena concretezza in sede giudiziaria.
Un processo chiuso, ma molte domande ancora aperte
Alberto Stasi resta condannato a 16 anni di carcere per omicidio, pena che sta scontando dal 2015. Ma il riemergere di queste anomalie investigative e la presenza di reperti mai chiariti (o addirittura spariti) pongono un interrogativo pesante sull’intera vicenda. Come è possibile che elementi del genere siano stati ignorati o archiviati con tanta leggerezza? E se davvero sulla scena del crimine c’era un’altra persona, chi era? E perché non è mai stata trovata?
Il caso Garlasco, insomma, resta una ferita aperta nella memoria collettiva, e forse anche un’occasione mancata per arrivare fino in fondo alla verità. Una verità che, dopo quasi vent’anni, sembra ancora lontana dall’essere del tutto svelata.
Ricevi le ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!