Una vacanza si è trasformata in tragedia sulla spiaggia del Villaggio Europa di Grado (Gorizia). Una bambina tedesca di quattro anni è annegata nella giornata di martedì 2 settembre. Era in vacanza con i genitori. I soccorsi sono stati allertati subito. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e anche un elicottero. I tentativi di rianimazione sono durati a lungo, ma per la piccola non c’è stato nulla da fare. I medici hanno dovuto constatare il decesso.
Grado, bimba di 4 anni muore annegata in vacanza con i genitori
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Piccolo, la bambina sarebbe entrata in acqua da sola. Poco dopo qualcuno ha visto il suo corpo e lo ha riportato a riva. Qui sono scattate le manovre di soccorso, purtroppo senza esito.
Le indagini
Sulla vicenda indaga la Capitaneria di porto, insieme al nucleo radiomobile dei carabinieri di Monfalcone. Gli investigatori stanno cercando di chiarire come la bambina sia finita in mare e se qualcuno abbia potuto accorgersi in tempo del pericolo. La comunità del campeggio, scossa dall’accaduto, si è stretta intorno ai genitori, rimasti distrutti dal dolore.
Annegamenti in mare, i consigli per proteggere i bambini
Ogni estate, purtroppo, le cronache riportano casi di bambini che perdono la vita in mare o in piscina. L’annegamento è rapido, spesso silenzioso, e può avvenire anche a pochi metri dalla riva. Gli esperti sottolineano che la prevenzione è l’unico vero strumento di difesa e che servono attenzione costante e regole chiare.
Il primo punto è la sorveglianza: mai lasciare i bambini soli in acqua, nemmeno per pochi istanti. Un adulto deve restare vigile, senza distrazioni, pronto a intervenire. La presenza dei bagnini è fondamentale: è sempre meglio scegliere spiagge sorvegliate e rispettare le bandiere di sicurezza. Un altro aspetto cruciale riguarda l’attrezzatura. I piccoli devono indossare salvagenti omologati e adatti alla loro età e al loro peso. Braccioli e giochi gonfiabili, per quanto diffusi, non garantiscono sicurezza.
Importante anche l’educazione precoce. Insegnare ai bambini a nuotare fin da piccoli riduce notevolmente il rischio, così come spiegare loro le regole base: non entrare in acqua da soli, chiedere sempre il permesso a un adulto e non sfidare correnti o onde. Chi sorveglia deve mantenersi lucido: alcolici o distrazioni mettono a rischio la prontezza necessaria per salvare un bambino in difficoltà. Altrettanto pericolosi sono i bagni con mare agitato o in presenza di correnti, che possono trascinare anche i nuotatori esperti. Gli specialisti ricordano inoltre l’importanza dell’idratazione e delle pause: i piccoli, quando stanchi o affaticati, perdono più facilmente il controllo.
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