La genetista Denise Albani, incaricata dal gip di Pavia, ha escluso con fermezza che la traccia genetica maschile nota come โIgnoto 3โ โ isolata su una garza usata nel 2007 per il tampone oro-faringeo sul corpo di Chiara Poggi โ possa essere frutto di una contaminazione avvenuta in tempi recenti. La scoperta rafforza lโipotesi investigativa secondo cui quella traccia potrebbe appartenere a una persona presente sulla scena del crimine al momento dellโomicidio o in una fase immediatamente successiva.
Verifiche sui presenti alle nuove analisi
Lโanalisi ha escluso che il DNA appartenga a chi ha partecipato alle operazioni piรน recenti sui reperti. Sono stati infatti raccolti tamponi da tutti coloro che hanno avuto accesso diretto alla garza, tra cui Luciano Garofano (consulente della difesa di Andrea Sempio) e Marzio Capra (esperto nominato dalla famiglia Poggi). Nessun prelievo รจ stato eseguito invece nei confronti dei consulenti della difesa di Alberto Stasi, che hanno assistito alle analisi dietro un vetro, senza contatto fisico con i materiali.
Proseguono le comparazioni genetiche
Denise Albani, attualmente in ferie, riprenderร le attivitร nei prossimi giorni per proseguire con altre comparazioni genetiche. Le prossime verifiche coinvolgeranno soggetti che ebbero accesso alla salma nel 2007, come chi ha scattato le fotografie durante lโautopsia o ha collaborato con il medico legale Marco Ballardini. Giร esclusa lโipotesi che il DNA appartenga allโinfermiere che preparรฒ il corpo. La Procura ha inoltre avviato una nuova campagna di raccolta del DNA tra conoscenti di Andrea Sempio e altri soggetti potenzialmente entrati in contatto con Chiara Poggi il giorno della sua morte.
Sempio nuovamente indagato
Al centro dellโincidente probatorio resta lโanalisi dei profili genetici ritrovati sotto le unghie della vittima. Secondo lโaccusa, uno di questi corrisponderebbe proprio ad Andrea Sempio, ora nuovamente iscritto nel registro degli indagati per omicidio in concorso, dopo due precedenti archiviazioni. ร questa la pista principale seguita oggi dalla Procura.
Focus sulle impronte nella casa di Chiara
Accanto alle analisi genetiche, un altro fronte di indagine riguarda le impronte digitali. Il gip Daniela Garlaschelli ha fissato per il 23 luglio lโincarico ufficiale al perito dattiloscopico Domenico Marchigiani, chiamato a esaminare confezioni alimentari, fogli di acetato e altri oggetti ritrovati nella villetta di via Pascoli. Una prima analisi, eseguita tempo fa, aveva escluso la presenza di impronte riconducibili a Sempio, confermando solo quelle di Chiara e di Alberto Stasi.
La Procura invita alla cautela: โNo a interpretazioni arbitrarieโ
In risposta al crescente clamore mediatico, il procuratore capo di Pavia Fabio Napoleone ha diffuso nei giorni scorsi una nota ufficiale. Nella comunicazione ha precisato che ยซattivitร , ricostruzioni e stati dโanimo attribuiti alla Procura non riflettono la realtร dei fattiยป e che lโufficio si esprimerร solo attraverso comunicazioni ufficiali. Un avvertimento rivolto agli opinionisti e consulenti che da settimane commentano pubblicamente la riapertura del caso.
Prossime tappe dellโinchiesta
Le indagini proseguono su un doppio binario: da un lato la validitร delle tracce genetiche (soprattutto quella di โIgnoto 3โ), dallโaltro la possibile rilevanza di nuove impronte nella casa della vittima. Una nuova udienza chiave รจ stata fissata per il 24 ottobre. Tuttavia, eventuali nuovi sviluppi โ come lโidentificazione del misterioso profilo genetico โ potrebbero rallentare ulteriormente la chiusura dellโinchiesta.
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