Nuovi sviluppi nelle indagini sulla morte di Liliana Resinovich, la donna di 63 anni scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022 nei giardini dell’ex Ospedale psichiatrico. Lunedì 8 settembre, al Policlinico di Ancona, inizieranno nuove analisi disposte in incidente probatorio.
Liliana Resinovich, Le indagini
Per la morte di Resinovich resta indagato il marito, Sebastiano Visintin. La procuratrice capo di Trieste, Patrizia Castaldini, ha spiegato che sarà necessario attendere i risultati delle nuove verifiche prima di trarre qualsiasi conclusione. Gli accertamenti riguarderanno diversi reperti acquisiti nel corso delle indagini:
- alcune lame sequestrate di recente nell’abitazione di Visintin;
- fili di stoffa compatibili con un suo maglione;
- un guanto.
Gli esami saranno di natura genetica, merceologica e dattiloscopica e potrebbero offrire elementi determinanti per chiarire le cause della morte.
La strategia della difesa
Parallelamente, la difesa di Visintin ha presentato ricorso contro la decisione del gip di Trieste che aveva escluso una terza perizia medico-legale sul corpo di Liliana Resinovich. La Cassazione ha ammesso il ricorso e l’udienza è fissata per il 18 novembre. Una scelta che appare in contrasto con la linea iniziale, quando la difesa aveva sostenuto l’ipotesi del suicidio ritenendo superflue ulteriori analisi.
La posizione della famiglia
Il fratello della vittima, Sergio Resinovich, ha accolto con prudenza l’avvio delle nuove analisi: «Sono contento che la Procura intenda proseguire, ma per ora non posso dire di più. Aspettiamo i risultati». Molto più critico, invece, sul ricorso presentato dalla difesa del marito: «Prima hanno sostenuto che fosse suicidio e che nuove analisi fossero inutili, ora chiedono una terza perizia? Questa contraddizione mi fa rabbrividire. La perizia della dottoressa Cristina Cattaneo, firmata da professionisti di alto livello, ha già evidenziato le prove di una morte violenta. Una nuova analisi sarebbe solo una presa in giro e uno spreco di soldi pubblici».
Attesa per i prossimi passi
Dopo quasi quattro anni, la morte di Liliana Resinovich resta ancora senza una verità giudiziaria. Le analisi ad Ancona e l’udienza in Cassazione rappresentano due passaggi fondamentali per capire se l’inchiesta approderà a un processo per omicidio o se resteranno aperti altri scenari.
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