Un nuovo dettaglio potrebbe riaccendere l’attenzione sull’intricato caso di Liliana Resinovich, la donna di 63 anni ritrovata priva di vita il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. Durante l’incidente probatorio relativo all’inchiesta che vede il marito Sebastiano Visintin indagato per omicidio, Claudio Sterpin, l’“amico speciale” della vittima, ha rivelato l’esistenza di una possibile figura rimasta finora nell’ombra: un terzo uomo.
A riportare la notizia è stata la trasmissione Quarto Grado, andata in onda venerdì 27 giugno su Rete4, che ha raccolto le dichiarazioni rese da Sterpin davanti agli investigatori. Alla domanda su eventuali legami sentimentali di Liliana oltre alla loro relazione, l’uomo ha risposto di essere a conoscenza soltanto di un precedente flirt con un farmacista, una storia avvenuta però più di vent’anni fa.
“Una storia seria, ma non recente”
«L’unica storia che lei ha avuto è stata con un farmacista», ha riferito Sterpin, specificando che si trattava di una relazione “seria”, ma mai parsa così significativa da avere implicazioni nel presente. «Mi raccontava le sue storielle, certo – ha ammesso – ma mai con particolare rilievo. La storia con quel farmacista è durata poco e lei me ne parlava una o due volte in modo molto velato».
Sterpin ha anche spiegato che Liliana aveva molti amici uomini, con i quali “prendeva il caffè”, ma che non ha mai percepito rapporti sentimentali attivi al di fuori del loro legame. «Erano amicizie, ma a volte l’amicizia fa qualche balzo», ha detto, alludendo alla possibilità di intimità non esclusiva, ma comunque lontana nel tempo.
Il matrimonio e le confidenze
Nell’interrogatorio è emersa anche una certa sofferenza legata al matrimonio tra Liliana e Visintin. Sterpin ha raccontato che Liliana gli parlava talvolta in termini negativi del coniuge: «Se una persona ti racconta qualcosa di negativo, significa che si lamenta». Anche questo elemento potrebbe essere valutato in relazione all’ipotesi di un contesto di disagio familiare antecedente alla scomparsa.
Rilevanza investigativa? “Non lo so, e non mi cambia niente”
Alla domanda sulla possibile rilevanza di questa vecchia relazione per l’inchiesta in corso, Sterpin è rimasto cauto: «Non è escluso… potrebbe darsi. I meandri della giustizia sono infiniti. Non ne ho idea e non mi interessa più di tanto, perché non mi cambia niente». Ha però ribadito che la storia con il farmacista, a suo giudizio, non è paragonabile alla sua lunga e profonda amicizia con Liliana: «Io e lei non ci siamo mai persi di vista per più di 40 anni».
Indagini ancora aperte
Le indagini sulla morte di Liliana Resinovich restano aperte e il clima di incertezza continua a pesare su un caso che, sin dal ritrovamento del corpo, ha lasciato molte ombre e pochi punti fermi. Mentre si attendono gli sviluppi dell’inchiesta e i riscontri tecnici legati al corpo e all’ambiente del ritrovamento, anche elementi apparentemente secondari – come un vecchio legame sentimentale – vengono esaminati con attenzione. Per ora, la verità resta ancora lontana.
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