Caldo record in Italia: 21 città da bollino rosso, allerta 118 e richieste di stop ai lavori all’aperto
Il caldo eccezionale continua a stringere l’Italia in una morsa d’afa senza precedenti. Domenica 29 giugno 2025, sono 21 le città italiane marchiate con il bollino rosso, secondo il bollettino del Ministero della Salute, segnalando il livello massimo di rischio per la salute. Le temperature toccano i 40°C all’ombra in molte località, e non sembrano destinare tregua a breve.
Il weekend più caldo dell’anno: picchi record da Nord a Sud
La colonnina di mercurio ha raggiunto livelli storici: Taranto è la città più calda con 40 gradi, seguita da Firenze, Agrigento, Oristano, Prato, Siracusa e Terni (39°C). A Roma, Foggia, Matera e Grosseto si oscilla tra i 37 e i 38 gradi. L’umidità elevata aggrava la percezione del calore e rende le notti un incubo tropicale, con minime vicine ai 30°C lungo le coste e nella Pianura Padana.
Crescono i malori, allerta nei pronto soccorso
Secondo la SIS 118, negli ultimi sette giorni si è registrato un aumento degli interventi d’emergenza: +4% le chiamate, +2% i codici rossi per malore, +1% le urgenze cardiologiche. «Il caldo è un fattore scatenante diretto o aggravante» – spiega Mario Balzanelli, presidente nazionale. I consigli sono chiari: idratazione costante, evitare esposizioni prolungate al sole, pasti leggeri e terapie mediche da calibrare col proprio medico.
Le città in allerta
Oggi, il bollino rosso è stato esteso anche a Catania, Civitavecchia, Rieti e Viterbo, portando a 21 il numero delle città a rischio sanitario su 27 monitorate. L’elenco comprende metropoli come Milano, Roma, Napoli, Torino, Firenze, ma anche città di medie dimensioni come Perugia, Trieste, Brescia, Pescara e Latina.
Lavori all’aperto: scatta il dibattito sulle ordinanze
Di fronte all’ondata di calore, alcune Regioni come Liguria e Sicilia hanno già emanato ordinanze che vietano i lavori esterni tra le 12:30 e le 16:00, nelle giornate a rischio elevato secondo le mappe Worklimate. I sindacati, dal Nord al Sud, chiedono provvedimenti urgenti su scala nazionale e garanzie per l’accesso alla cassa integrazione nei casi di sospensione dell’attività lavorativa.
Solidarietà e assistenza ai fragili
Anche il mondo del volontariato si mobilita. A Napoli, la Caritas ha attivato un servizio di docce, distribuzione di colazioni e cambi di vestiti per chi vive in condizioni di disagio. Un piccolo gesto concreto per contrastare gli effetti più drammatici del caldo estremo.
Previsioni: quando finirà il caldo?
Secondo Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it, l’anticiclone africano Pluto resterà sull’Italia almeno fino al 4-5 luglio. Solo allora potrebbe iniziare un lento allontanamento, con temporali sulle Alpi e un lieve calo delle temperature al Nord. Ma al momento, l’estate 2025 si conferma tra le più roventi degli ultimi decenni. La raccomandazione resta una sola: prudenza. Le temperature estreme sono ormai una realtà sempre più frequente, e la prevenzione è l’unico strumento per limitare i danni alla salute e alla sicurezza.
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