Le prime ricostruzioni fornite dai genitori parlavano di un tragico incidente domestico, ma le indagini condotte dalla Procura e dai Carabinieri hanno fatto emergere una realtà ben più terribile: la bambina sarebbe stata ripetutamente maltrattata e avrebbe subito violenza fisica e ustioni da acqua bollente prima di perdere la vita.
La versione dei genitori e le indagini
In un primo momento, la coppia aveva cercato di giustificare le gravi ferite sul corpo della neonata raccontando ai Carabinieri che la bambina si era ustionata accidentalmente durante il bagnetto , quando dal rubinetto sarebbe fuoriuscito per errore un getto di acqua bollente . Tuttavia, il riferimento autoptico ha smentito questa versione. L’esame medico legale ha evidenziato non solo ustioni su addome, gambe e piedi, ma anche ecchimosi e fratture multiple incompatibili con un incidente domestico.
Le indagini si sono concentrate anche sui messaggi scambiati tra i due genitori nelle ore precedenti la tragedia, i quali hanno fornito elementi chiave per l’accusa. Alla luce di queste prove, nel novembre 2023, i due sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario aggravato .
Il drammatico scenario ricostruito dagli inquirenti
Secondo le conclusioni della Procura di Santa Maria Capua Vetere , coordinata dal sostituto procuratore Stefania Pontillo , la piccola Aurora non solo sarebbe stata vittima di ustioni causate intenzionalmente, ma avrebbe subito anche brutali percosse. Gli inquirenti ritengono che il padre, Emanuele Savino , abbia colpito violentemente la neonata, provocandole una doppia frattura al cranio e al viso , oltre a un evidente ematoma .
Il quadro emerso è agghiacciante : la neonata sarebbe stata sottoposta a continue violenze fino alla morte. Un destino che ha scosso profondamente la comunità locale, lasciando sgomento e dolore tra chi conosceva la giovane coppia.
Il destino degli altri figli e le conseguenze legali
Dopo la tragedia, i due fratellini maggiori di Aurora sono stati immediatamente allontanati dalla famiglia e affidati a una comunità protetta , su disposizione del Tribunale per i Minorenni . Nel frattempo, il processo che ha preso il via davanti alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere sarà fondamentale per chiarire le responsabilità dei due imputati e stabilire le eventuali condanne. Gli avvocati difensori dei genitori proveranno a smontare le accuse, ma le prove raccolte – tra cui le lesioni sul corpo della bambina, i referti medici e le conversazioni sospette tra i due – dipingono un quadro di maltrattamenti e violenze prolungate .
Una comunità sotto shock
L’omicidio della piccola Aurora ha scosso profondamente la comunità di Santa Maria a Vico , che fatica ancora a comprendere come una tragedia così atroce possa essere avvenuta. Molti residenti hanno espresso dolore e rabbia per l’accaduto, chiedendo giustizia per la neonata . Il processo in corso sarà determinante per stabilire la verità e far luce su uno dei casi più drammatici di cronaca nera degli ultimi anni in Campania. Nel frattempo, il pensiero di tutti resta rivolto a Aurora , una bambina che non ha avuto il tempo di conoscere la vita e che, invece di amore e protezione, ha trovato sofferenza e violenza proprio in quello che avrebbe dovuto essere il suo rifugio sicuro: la sua famiglia.