RIMINI – Sarà l’audio con le urla di Pierina Paganelli, uccisa il 3 ottobre 2023 nel garage di casa in via del Ciclamino, la prova più forte al processo che partirà il 15 settembre in Corte d’Assise. A giudizio c’è Louis Dassilva, 35 anni, senegalese, in carcere dal luglio 2024 con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Omicidio Paganelli, l’audio con le urla in aula: la prova chiave del processo a Dassilva
L’audio proviene dalla telecamera di un box condominiale. Nei minuti registrati si sentono le urla della donna, i rumori dei fendenti e, secondo i consulenti della Procura, anche una voce maschile che pronuncia la parola «calma», compatibile con quella di Dassilva. Per la difesa, invece, i suoni non sarebbero distinguibili. Gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi hanno chiesto un incidente probatorio proprio nel luogo del delitto.
Il contesto dell’indagine
Secondo la Procura, Dassilva avrebbe agito per proteggere la sua relazione con Manuela Bianchi, nuora della vittima. Pierina avrebbe potuto scoprire il legame clandestino, e per questo, sostiene l’accusa, l’uomo l’avrebbe colpita con 29 coltellate. Lo stesso 4 ottobre 2023 Manuela, in seguito, ha ammesso di aver incontrato Dassilva in garage la mattina dopo l’omicidio e di aver ricevuto da lui indicazioni su cosa dire agli inquirenti.
Le verifiche
Il gip Vinicio Cantarini ha incaricato i periti di esaminare i suoni registrati tra le 21.45 e le 23.15 della sera del delitto, e dalle 7.50 alle 8.30 del mattino seguente, orari cruciali per la ricostruzione. Nell’incidente probatorio si valuteranno anche le immagini della farmacia che riprendono Loris Bianchi, fratello di Manuela, mentre scende due volte nel seminterrato poco prima del delitto.
Le accuse
Il pm Daniele Paci contesta a Dassilva i reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai futili motivi e dall’avere agito di notte approfittando dell’età e della fragilità della vittima. Parti civili al processo saranno i figli e i nipoti di Pierina, difesi dagli avvocati Monica e Marco Lunedei. Manuela Bianchi, difesa dall’avvocata Nunzia Barzan, è invece indagata in un procedimento collegato per favoreggiamento. Non si è costituita parte civile. La sua posizione resta delicata: non si esclude che venga richiamata a testimoniare in aula. La discussione sulle perizie è fissata per il 7 novembre, a processo già avviato. La lista completa dei testimoni, a favore e contro l’imputato, dovrà essere depositata entro l’8 settembre.
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