Un sabato mattina che poteva trasformarsi in tragedia è stato evitato solo grazie alla prontezza e lucidità di un autista esperto. Il 24 maggio, intorno alle 9:30, un autobus che trasportava 25 studenti e 4 docenti in gita scolastica ha preso fuoco mentre transitava su una strada provinciale nella zona pedecollinare di Reggio Emilia. Tutti i ragazzi a bordo sono stati evacuati in tempo, illesi ma profondamente scossi dall’accaduto.
Autobus in fiamme a Reggio Emilia: studenti salvi grazie al sangue freddo dell’autista
Il mezzo era in marcia verso un istituto scolastico della zona quando l’autista, accortosi di un’anomala fuoriuscita di fumo denso dal vano motore posteriore, ha compreso subito il potenziale pericolo. Con grande sangue freddo ha accostato l’autobus, attivato i sistemi di sicurezza e ordinato l’evacuazione. Gli studenti, seguendo le indicazioni, sono scesi in modo ordinato, allontanandosi dal veicolo pochi minuti prima che le fiamme lo avvolgessero completamente.
Le fasi del rogo
Il fuoco, alimentato dalla presenza di gasolio e da materiali plastici e infiammabili presenti negli interni del veicolo, ha rapidamente distrutto l’intero autobus. I vetri sono esplosi, i sedili si sono sciolti e una densa colonna di fumo nero si è alzata in cielo, visibile anche a grande distanza. Fortunatamente nessun altro veicolo è rimasto coinvolto, anche grazie al rapido intervento dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l’area e spento le fiamme.
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Le indagini: due le ipotesi
Ora l’attenzione si concentra sulle cause dell’incendio. I tecnici stanno esaminando i resti carbonizzati dell’autobus per individuare l’origine del rogo. Le prime ipotesi parlano di un possibile guasto alla turbina del motore o di un malfunzionamento del sistema elettrico. In entrambi i casi, la dinamica sembra suggerire un evento improvviso, senza segnali premonitori rilevabili in tempo.
Nessun ferito, ma molta paura
Nonostante l’intensa paura e la drammaticità della scena, il bilancio è fortunatamente privo di feriti. Nessuno dei 25 studenti ha riportato danni fisici, né per intossicazione né per traumi. Solo tanta paura e l’eco di un’esperienza che difficilmente dimenticheranno. Le autorità scolastiche, nel ringraziare l’autista per il sangue freddo, hanno già attivato il supporto psicologico per i ragazzi coinvolti. Anche il sindaco del Comune interessato ha voluto esprimere pubblicamente il proprio riconoscimento all’autista per l’intervento che ha «salvato delle vite».
Una giornata iniziata come una semplice gita scolastica si è trasformata in un drammatico monito sull’importanza della sicurezza nei trasporti pubblici e sulla necessità di controlli rigorosi sui mezzi destinati ai più giovani.
