Poteva finire in tragedia l’ennesimo episodio di violenza domestica. Una donna di origine ucraina si trova ancora in coma farmacologico, sospesa tra la vita e la morte, dopo essere stata colpita violentemente alla testa dal marito con una mazzuola da carpentiere. Il dramma si è consumato nella notte tra sabato 2 e domenica 3 agosto, in un’abitazione di via Marina, a Somma Vesuviana, nel Napoletano.
Inizialmente, l’uomo – un 70enne incensurato – ha provato a depistare le indagini. Ha chiamato i carabinieri raccontando di una rapina in casa finita male, durante la quale la moglie, dieci anni più giovane, sarebbe rimasta ferita. Un racconto dettagliato e credibile, costruito appositamente per sviare l’attenzione degli investigatori. Ma la verità è venuta a galla in fretta.
La confessione dopo ore di interrogatorio
Dopo un lungo interrogatorio e diversi rilievi effettuati dai carabinieri della stazione locale e del nucleo operativo di Castello di Cisterna, l’uomo ha ceduto e confessato. La rapina non c’era mai stata. Era stato lui ad aggredire la moglie, in un impeto di rabbia durante l’ennesima lite domestica. Secondo le prime ricostruzioni, non era la prima volta che la coppia litigava. I vicini, ascoltati dalle forze dell’ordine, hanno parlato di frequenti discussioni e tensioni. Ma stavolta la situazione è degenerata: l’uomo ha afferrato la mazzuola e ha colpito con estrema violenza la donna, procurandole ferite gravissime. Quando i soccorritori sono arrivati, la donna giaceva in un lago di sangue, priva di sensi. È stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove tuttora è ricoverata in condizioni critiche. I medici mantengono la prognosi riservata.
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Arresto e custodia cautelare
L’aggressore è stato arrestato domenica. Ieri è stata formalizzata la misura cautelare in carcere, su decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola, accogliendo la richiesta della Procura. «Le indagini – ha dichiarato il procuratore – hanno portato a gravi e concordanti indizi di colpevolezza. Dopo una lite per futili motivi, pare che non avesse gradito la cena, l’uomo ha colpito la moglie alla testa con una mazzuola, causandole lesioni di estrema gravità. Inizialmente ha negato, poi ha ammesso tutto». L’arma del delitto, ripulita in fretta, è stata ritrovata nascosta in un deposito di attrezzi all’interno dell’abitazione. Un oggetto comune, che si è trasformato in uno strumento di violenza brutale.
Una comunità sotto shock
Mentre la donna lotta tra la vita e la morte, la comunità è ancora scossa. Questo episodio, l’ennesimo nella lunga lista di violenze domestiche, riporta drammaticamente l’attenzione sulla piaga dei maltrattamenti tra le mura familiari.Un gesto estremo, figlio di rabbia e frustrazione, che ha spezzato l’equilibrio di una famiglia e potrebbe costare la vita a una donna innocente.
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