Una giornata di vacanza si è trasformata in un incubo a Nicotera Marina, in provincia di Vibo Valentia, dove trenta persone sono rimaste intossicate dopo aver consumato il pranzo nel ristorante di un villaggio turistico della zona probabilmente a causa del Botulino. Per cinque di loro, le condizioni si sono aggravate al punto da rendere necessario il ricovero in ospedale.
Le indagini dei Nas
Sul caso sono subito intervenuti i carabinieri del Nas, che hanno effettuato una minuziosa ispezione nelle cucine della struttura. Sono stati prelevati campioni alimentari per le analisi di laboratorio e, in via precauzionale, è stata disposta la distruzione di tutti i cibi conservati, per evitare che altri clienti potessero correre rischi. Le prime verifiche hanno evidenziato che le cucine erano mantenute in buone condizioni igieniche. Per questo motivo l’attenzione degli investigatori si concentra ora sugli alimenti consumati, che potrebbero essere stati contaminati.
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L’ombra del botulino
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è anche quella del botulino, ipotesi che non viene esclusa soprattutto dopo i recenti casi registrati in Calabria, che nelle scorse settimane hanno purtroppo portato alla morte di due persone. Saranno le analisi a stabilire con certezza se il batterio possa essere all’origine dell’intossicazione collettiva.
Le parole del sindaco
Il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco, ha affidato a un post su Facebook le sue prime dichiarazioni, esprimendo vicinanza alle persone colpite:
«Rivolgo i migliori auguri di pronta guarigione a tutte le persone coinvolte», ha scritto. Al tempo stesso, il primo cittadino ha voluto rassicurare la comunità e i visitatori, sottolineando che l’episodio non riguarda i ristoranti e le attività aperte al pubblico del territorio: «I nostri locali sono sottoposti a controlli rigorosi e sono conosciuti per l’impegno nella sicurezza alimentare e nella qualità dei prodotti offerti. Invito tutti a continuare a frequentare i ristoranti della nostra comunità, che rappresentano un pilastro della nostra cultura e tradizione culinaria».
Attesa per gli esiti delle analisi
Al momento i pazienti ricoverati sono monitorati dai medici, mentre gli altri intossicati hanno ricevuto cure più leggere. Le prossime ore saranno cruciali: le analisi sui campioni prelevati nelle cucine e sugli alimenti potrebbero chiarire la causa dell’intossicazione e fornire risposte certe sulla natura del contagio. La vicenda resta sotto osservazione da parte della Procura e delle autorità sanitarie, con la comunità di Nicotera e i turisti in attesa di notizie definitive.
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