Secondo quanto rivelato dal Tg1, nella nuova perizia disposta dalla Procura di Pavia sull’omicidio di Chiara Poggi, sarebbe stata rinvenuta un’impronta attribuibile ad Andrea Sempio accanto al cadavere della giovane, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Questa presunta impronta rappresenterebbe un elemento di svolta nel nuovo filone investigativo riaperto a quasi 18 anni dal delitto, che oggi vede Sempio, amico del fratello della vittima Marco Poggi, indagato per omicidio in concorso.
Cosa significa questo ritrovamento?
Se confermata, la presenza di un’impronta riconducibile a Sempio in prossimità diretta del corpo di Chiara rafforzerebbe l’ipotesi investigativa secondo cui il giovane si trovasse all’interno della villetta di via Pascoli la mattina del delitto, come sostenuto dalla Procura. Un’informazione che si aggiunge al DNA rinvenuto sotto le unghie della vittima, altro elemento chiave di questo nuovo scenario accusatorio.
Il contesto delle indagini
Il nuovo filone di indagine, coordinato dai magistrati Stefano Civardi e Valentina De Stefano, ha visto negli ultimi mesi:
- Perquisizioni a casa di Sempio e dei suoi genitori
- Prelievi di DNA su diversi soggetti legati al caso, inclusi amici di Marco Poggi
- La ricerca dell’arma del delitto nel canale di Tromello
- La riapertura dell’analisi del traffico telefonico e dei movimenti di Sempio il giorno dell’omicidio
Cosa succede ora?
Il 20 maggio, la Procura ha interrogato Andrea Sempio, Alberto Stasi e Marco Poggi per cercare di definire i contorni di una verità giudiziaria che finora ha visto solo Stasi condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio. La nuova perizia – quella che conterrebbe la traccia improntile – potrebbe portare a una svolta decisiva: se ritenuta attendibile e collocabile temporalmente, potrebbe smentire definitivamente le versioni fornite da Sempio e gettare nuove ombre su quanto avvenuto la mattina del 13 agosto 2007. Tuttavia, restano da chiarire:
- L’origine precisa dell’impronta
- Il contesto temporale in cui sarebbe stata lasciata
- L’eventuale compatibilità con una presenza pregressa e innocua dell’indagato nella casa
Nei prossimi giorni sono attesi ulteriori accertamenti e, con ogni probabilità, nuove convocazioni da parte della Procura, in attesa anche degli esiti dell’incidente probatorio sul DNA.