Si cercano le cause, i testimoni, l’analisi degli ultimi secondi prima dello schianto della Porsche che sabato notte, nel Brindisino ( strada che collega Torchiando e Lendinuso), si è prima ribaltata e poi ha preso fuoco. Tre le vittime, Luigi Perruccio, Sara Capilunga e Karina Ryzkhova tutti di età compresa tra i 21 e i 22 anni.
La corsa a 250 km orari prima dell’impatto
Le ultime ricostruzioni degli inquirenti, che hanno lavorato incessantemente per chiarire la dinamica dell’accaduto, sembrano convergere su una velocità eccessiva. Secondo le prime analisi dei dati e le testimonianze raccolte, la Porsche 911 noleggiata su cui viaggiavano i ragazzi sfrecciava a una velocità stimata di oltre 250 chilometri orari. Una scheggia pochi istanti prima di perdere il controllo e impattare violentemente contro un ulivo a bordo strada.
L’impatto è stato devastante causando il ribaltamento e il successivo incendio del veicolo. Rendendo vano ogni tentativo di soccorso da parte dei sanitari del 118, dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine intervenute sul posto.
Il sequestro delle salme
Le salme dei tre giovani sono state poste sotto sequestro dall’autoritàgiudiziaria. Dopo una prima ispezione cadaverica da parte del medico legale, la magistratura deciderà nelle prossime ore se disporre ulteriori esami per accertare con precisione le cause del decesso e eventuali altre concause dell’incidente.
Intanto, il dolore e lo sgomento continuano a serpeggiare nella comunità di Torchiarolo, dove Luigi, Sara e Karina erano benvoluti e conosciuti. Il sindaco Elio Ciccarese ha espresso il cordoglio dell’intera amministrazione comunale, definendo l’accaduto una “immane tragedia“ e annunciando che sarà proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali, la cui data non è ancora stata fissata.
Il parroco di Torchiarolo ha ricordato con affetto i tre ragazzi, sottolineando come fossero “felici, spensierati, lavoratori e con principi sani”, invitando la comunità a trarre un insegnamento positivo da questo drammatico evento.
Le indagini
Le indagini proseguono per ricostruire nel dettaglio gli ultimi istanti di vita dei tre giovani e accertare eventuali responsabilità. L’attenzione è ora focalizzata sull’analisi dei dati del veicolo. Sui rilievi effettuati sul luogo dell’incidente e sulle testimonianze di chi potrebbe aver assistito alla scena.
Questo tragico evento riporta ancora una volta l’attenzione sul tema della sicurezza stradale e sui pericoli legati all’alta velocità, soprattutto tra i giovani. La speranza è che questa immane perdita possa servire da monito per una maggiore consapevolezza e responsabilità sulle strade.