La passione per il vino, l’amore per la sala, il legame profondo con il suo lavoro e con il team che chiamava “famiglia”. Si è spenta così, sotto le macerie del ristorante dove aveva costruito il suo futuro, Mara Severin, sommelier e responsabile di sala dell’Essenza, il ristorante stellato guidato dallo chef Simone Nardoni.
Mara aveva 31 anni e viveva a Pontinia, non lontano da Sabaudia, sua città natale. Da undici anni lavorava fianco a fianco con lo chef Nardoni, da quando il locale aveva ancora sede a Pontinia, prima del trasferimento a Terracina. La sera di domenica 7 luglio, si trovava proprio nel punto esatto dove è avvenuto il crollo del tetto. I vigili del fuoco l’hanno estratta viva ma in condizioni disperate. Purtroppo, è morta poco dopo l’arrivo all’ospedale Fiorini.
Un ricordo pieno d’amore
Poco più di otto mesi fa, il 20 ottobre, Mara scriveva su Instagram parole piene di gratitudine: “Sono passati 10 anni da quando ho varcato quel cancelletto senza sapere cosa mi avrebbe riservato quella chiacchierata e quel fine settimana di prova… Un percorso lungo, fatto di tanti momenti, pieno di emozioni, che non si ferma ma continua su quella strada, arricchendo la mia curiosità su questo mondo che si chiama ‘Vino e Ristorazione’, che solo grazie a Simone e Ilary ho avuto modo di poter conoscere e approfondire.” Oggi quelle parole suonano come un testamento d’amore per un mestiere e una squadra che lei stessa definiva “famiglia”.
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Il dolore del team di Essenza
Il ristorante ha diffuso una nota ufficiale in cui si legge: “Mara lavorava a Essenza da undici anni. Ha imparato la gestione della cantina sul campo, con Simone Nardoni che l’ha sempre considerata un anello fondamentale della squadra. Era il cuore di ‘La Cave’, la sala dedicata al vino per degustazioni private. Il team è sconvolto, e lo chef Nardoni ha preferito non rilasciare dichiarazioni pubbliche in questo momento di grande dolore.”
Il crollo improvviso
Il crollo del tetto è avvenuto improvvisamente nella serata del 7 luglio, mentre il locale era pieno di clienti. In totale, dieci persone sono rimaste ferite, tre in modo grave e ricoverate in terapia intensiva. Mara Severin era nei pressi della porta, dove si è verificato il cedimento strutturale. Gli altri membri dello staff si trovavano tra la cucina e la sala e sono riusciti a mettersi in salvo. L’area è stata transennata e la Procura di Latina ha disposto il sequestro del locale. Verranno eseguiti accertamenti tecnici per determinare le cause del crollo. Le testimonianze dei presenti parlano di scene da guerra, tra urla, polvere, soccorsi e vigili del fuoco che scavavano a mani nude.
Una perdita che lascia il segno
La morte di Mara lascia un vuoto incolmabile non solo tra colleghi e amici, ma in tutta la comunità della ristorazione italiana. Una giovane professionista che aveva dedicato la sua vita a un mestiere fatto di passione, cura e accoglienza. E che ora, tragicamente, se ne è andata proprio nel luogo che considerava casa.
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