L’incidente del volo Air India Boeing 787 partito da Ahmedabad e diretto a Londra rappresenta una delle più gravi tragedie aeree degli ultimi anni, sia per il numero elevatissimo di vittime che per il dramma umano che ha colpito anche civili a terra.
Il miracolo del posto 11A
L’unico superstite tra le 242 persone a bordo è Vishwas Kumar Ramesh, 40 anni, cittadino britannico di origini indiane, residente a Londra da vent’anni. Il suo racconto è sconvolgente nella sua semplicità: “Trenta secondi dopo il decollo, c’è stato un forte rumore e poi l’aereo si è schiantato”. Il fatto che sia riuscito a camminare, pur ferito, tra i rottami e i corpi senza vita, è quasi inspiegabile. Era seduto al posto 11A, una posizione che, in circostanze fortuite, potrebbe averlo protetto da esplosioni o impatti diretti.
Il suo racconto lucido e il fatto che sia stato ritrovato cosciente, pur con lividi e ferite evidenti, ha commosso e sorpreso anche i soccorritori. Si tratterebbe di un raro caso di “punto cieco” nell’esplosione o nella dinamica dell’impatto, che potrebbe avergli salvato la vita.
Vittime anche a terra
Il disastro non ha risparmiato la zona residenziale dove il velivolo si è abbattuto: oltre 60 persone sarebbero rimaste uccise a terra, portando il bilancio complessivo oltre le 300 vittime, secondo fonti locali e alcuni media britannici. Le cifre ufficiali variano leggermente, ma tutti concordano sul fatto che si tratta di una catastrofe su vasta scala, con danni anche a edifici e infrastrutture civili.
Cosa si sa sulle cause
Al momento, non è stata fornita una versione definitiva sulle cause dell’incidente. Tuttavia, il fatto che il disastro sia avvenuto pochi secondi dopo il decollo, e che testimoni abbiano riferito un forte rumore anomalo, potrebbe indicare un guasto meccanico improvviso, come un’esplosione a uno dei motori o un cedimento strutturale.
La compagnia e le autorità indiane hanno avviato un’indagine congiunta con esperti dell’ICAO, delle autorità britanniche e con la presenza della Boeing, che ha già inviato i suoi tecnici in India. È attesa nei prossimi giorni l’apertura delle scatole nere, che potrebbe fornire i primi dati chiave. Una vicenda straziante che segna profondamente la storia recente dell’aviazione civile. Il racconto del superstite Vishwas Kumar Ramesh potrebbe diventare cruciale per ricostruire i secondi finali del volo e fare luce su ciò che è accaduto. Nel frattempo, l’India, il Regno Unito e le famiglie delle vittime piangono una perdita incalcolabile.