Manziana (Roma), 6 luglio 2025 – Si chiamava Sara Sforzini, aveva 42 anni ed era residente a Oriolo Romano, comune in provincia di Viterbo. Sabato 5 luglio il suo corpo senza vita è stato rinvenuto all’interno di una villetta in via Santa Severa, a Manziana, dove aveva trascorso la notte. La dinamica dei fatti è ancora avvolta nel mistero e le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Bracciano e coordinate dalla Procura di Civitavecchia, sono in pieno svolgimento.
Il ritrovamento del corpo
La richiesta d’aiuto è arrivata al Numero Unico delle Emergenze 112 nella mattinata di sabato. Quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto, per la donna non c’era ormai più nulla da fare: è stato possibile solo constatarne il decesso. La via è stata immediatamente chiusa al traffico e transennata dai carabinieri della stazione di Manziana.
Un’indagine per morte accidentale
Sul posto è intervenuto anche il magistrato di turno della Procura, insieme al medico legale. In attesa dei risultati dell’autopsia, il pubblico ministero ha aperto un fascicolo per morte accidentale, un atto dovuto per consentire tutti gli accertamenti necessari. Dai primi rilievi non sono emersi segni evidenti di violenza sul corpo della donna. Tuttavia, restano ancora molti punti oscuri da chiarire: Sara sarebbe entrata nella villetta la sera prima, dove vive una coppia del posto. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto nel corso della notte. Secondo fonti investigative, non sarebbero state trovate droghe né strumenti per il loro consumo, ma l’ipotesi di un malore da assunzione di sostanze stupefacenti resta tra quelle al vaglio e sarà l’autopsia, accompagnata dagli esami tossicologici, a dare eventuali conferme.
Una comunità sotto shock
Sara Sforzini era molto conosciuta nella zona tra Oriolo Romano e Manziana, e la notizia della sua morte ha lasciato sgomento chi la conosceva. Gli inquirenti hanno ascoltato i testimoni, inclusi gli abitanti della villetta, e acquisito le immagini di videosorveglianza della zona. Al momento non ci sono indagati né persone fermate, ma gli investigatori mantengono il massimo riserbo sull’evolversi delle indagini.
In attesa degli esiti dell’autopsia
L’esame autoptico, affidato all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico Gemelli, sarà fondamentale per chiarire le cause esatte della morte. Solo dopo i risultati si potranno escludere o confermare definitivamente le ipotesi al momento sul tavolo: un malore improvviso, l’assunzione di sostanze o – eventualità al momento non supportata da elementi evidenti – un atto violento. La comunità attende risposte, mentre gli inquirenti lavorano per ricostruire l’ultima notte di Sara e capire cosa l’abbia condotta a una fine così tragica.
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