Garlasco, 13 agosto 2007: una data che resta impressa nella cronaca nera italiana. Quel giorno, nella villetta di via Pascoli, viene ritrovato il corpo senza vita di Chiara Poggi, 26 anni. Per quell’omicidio è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere l’allora fidanzato Alberto Stasi. Tuttavia, le indagini, a distanza di quasi 18 anni, continuano a riservare colpi di scena e nuovi interrogativi.
Tra i più discussi nelle ultime settimane: dov’era Marco Poggi, il fratello di Chiara, nel momento in cui la sorella veniva uccisa?
Le voci dell’albergatore e i dubbi sulla vacanza in Trentino
Negli scorsi giorni, alcune testate giornalistiche e trasmissioni hanno rilanciato un’intervista esclusiva al gestore dell’albergo di Falzes, in Trentino, dove la famiglia Poggi aveva dichiarato di trovarsi in vacanza durante la tragedia. L’uomo aveva affermato di ricordare bene i genitori di Chiara, ma di non aver mai visto Marco in quei giorni, mettendo in dubbio l’alibi del fratello della vittima e alimentando sospetti sul suo effettivo spostamento.
Un elemento che ha trovato spazio anche nell’incidente probatorio in corso, riaprendo vecchie ferite e alimentando nuove ipotesi investigative.
La risposta a Quarto Grado: le foto che confermano l’alibi
Ma a ribaltare la narrazione arriva Quarto Grado, la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi su Rete 4, che nella puntata del 27 giugno 2025 ha mostrato in esclusiva alcune fotografie che immortalano Marco Poggi in vacanza in montagna proprio nei giorni in cui avvenne l’omicidio della sorella.
Le immagini, acquisite dalla redazione e ritenute autentiche, testimoniano la presenza di Marco in Trentino con i genitori, confermando quindi quanto dichiarato dalla famiglia fin dalle prime ore delle indagini.
Il contesto: le indagini su Andrea Sempio e le nuove analisi
Nel frattempo, resta aperta la posizione di Andrea Sempio, amico intimo di Marco e figura centrale in una delle piste alternative a quella che ha condannato Stasi. Iscritto nel registro degli indagati nel 2025, dopo due precedenti archiviazioni, Sempio è stato nuovamente al centro di esami e test genetici su reperti mai analizzati prima.
Ma secondo le indiscrezioni raccolte dalla stampa, i nuovi accertamenti — tra cui l’analisi del DNA su un capello e su impronte digitali — non avrebbero portato a elementi decisivi. Nessuna traccia riconducibile a Sempio e nessuna prova concreta che possa ribaltare l’impianto accusatorio già consolidato in tre gradi di giudizio nei confronti di Alberto Stasi.
Una nuova archiviazione in vista?
Alla luce di quanto emerso, per Andrea Sempio potrebbe profilarsi una nuova richiesta di archiviazione da parte della Procura, la terza dal 2007. Gli elementi investigativi raccolti finora sembrano non bastare per sostenere un’accusa in tribunale.
Nel frattempo, la famiglia Poggi — già provata da anni di esposizione mediatica e sospetti — ha più volte espresso dolore e amarezza per la continua speculazione intorno alla vicenda, come ribadito da Rita Preda, madre di Chiara, in un recente intervento televisivo: «Basta gettare fango sulla nostra famiglia».
Conclusione
Il caso Garlasco continua a far parlare, ma le ultime immagini mostrate da Quarto Grado sembrano rimettere al loro posto alcuni tasselli fondamentali: Marco Poggi era davvero in vacanza in Trentino il giorno dell’omicidio della sorella. E anche questa pista alternativa, per quanto suggestiva, potrebbe non portare lontano. Resta da capire se il mistero possa un giorno essere definitivamente chiarito — o se il tempo continuerà a diluire le risposte.
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