Un nuovo colpo di scena scuote il caso Chiara Poggi, la giovane uccisa il 13 agosto 2007 nella sua villetta di Garlasco: all’alba di oggi, martedì 13 maggio 2025, i carabinieri di Milano, su mandato della Procura di Pavia, hanno eseguito una perquisizione nelle abitazioni di Andrea Sempio, a Voghera e Garlasco, e anche nelle case di due suoi amici.
L’operazione è stata confermata dal TG1 nell’edizione delle ore 7 ed è parte del nuovo filone d’inchiesta aperto nei mesi scorsi, dopo che la difesa di Alberto Stasi — l’ex fidanzato di Chiara e condannato in via definitiva — ha presentato nuovi accertamenti genetici sui reperti raccolti nel 2014, in particolare su quelli trovati sotto le unghie della vittima.
Perquisizioni e nuovi sequestri
Le forze dell’ordine hanno sequestrato telefoni cellulari e computer appartenenti a Sempio e ad altre persone vicine a lui. Gli investigatori puntano ad analizzare supporti informatici e contenuti potenzialmente utili per chiarire vecchie e nuove domande rimaste aperte.
Il nuovo fascicolo su Sempio, archiviato due volte in passato, è stato riaperto sulla base di elementi genetici potenzialmente compatibili riscontrati sul cromosoma Y, un dettaglio genetico che la difesa di Stasi ha ritenuto meritevole di approfondimenti, e che sarà al centro di un incidente probatorio previsto per venerdì. In quella sede verranno analizzati reperti biologici e materiale genetico appartenente a Sempio e, forse, ad altri soggetti.
Il contesto: chi è Andrea Sempio?
Andrea Sempio è amico d’infanzia del fratello di Chiara, Marco. Frequentava spesso la casa della famiglia Poggi, come hanno ricordato anche i genitori della vittima: “Non sarebbe strano trovare il suo DNA in casa nostra,” ha dichiarato Rita Poggi, madre di Chiara, in una recente intervista, sottolineando come Sempio fosse spesso presente sia nei piani inferiori, a giocare con i videogiochi, sia al piano superiore con il computer.
Anche il padre della ragazza ha cercato di ridimensionare l’impatto delle eventuali compatibilità genetiche, dichiarando: “A Garlasco potrebbero esserci anche 500 soggetti con un cromosoma Y simile.”
La posizione della famiglia Poggi
I genitori di Chiara hanno sempre sostenuto la colpevolezza di Alberto Stasi, ritenendo ingiustificati i tentativi di riaprire il caso. “Alberto è un condannato in via definitiva, ci sono delle sentenze. Non dovrebbe esprimere pareri,” ha dichiarato ancora Rita Poggi, lasciando intendere quanto sia dolorosa e destabilizzante per la famiglia la riemersione periodica di nuovi nomi e piste.
Alberto Stasi in semilibertà
Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio, ha sempre negato ogni responsabilità. Dopo aver scontato 10 anni, ha ottenuto la semilibertà, che gli consente di lavorare all’esterno del carcere per parte della giornata.
Le prossime tappe
Tutti gli occhi ora sono puntati sull’incidente probatorio di venerdì, che potrebbe determinare se le nuove analisi genetiche avranno un impatto rilevante sulla ricostruzione del delitto. Intanto, la riapertura del fascicolo e il blitz odierno indicano che la Procura di Pavia non considera ancora chiuso il capitolo investigativo su uno dei più noti e controversi casi di cronaca nera italiana dell’ultimo ventennio.