Pinarella di Cervia (RA) – È risultato positivo alla cocaina Larry Gnoli, l’uomo che sabato 1 giugno ha investito e ucciso con una ruspa Elisa Spadavecchia, 66 anni, insegnante in pensione originaria di Creazzo (Vicenza). Lo confermano gli esiti degli esami tossicologici eseguiti su sangue e urine. La donna stava passeggiando lungo il bagnasciuga quando il mezzo l’ha travolta in retromarcia, alle spalle. Secondo i testimoni, la ruspa si muoveva a velocità sostenuta e l’allarme acustico non era chiaramente percepibile. I soccorsi sono stati tempestivi, ma per la professoressa non c’era più nulla da fare.
I precedenti dell’autista e le polemiche sulla sicurezza
Gnoli, 54 anni, non avrebbe dovuto trovarsi alla guida del mezzo: la patente gli era stata revocata nel 2022 dopo un precedente incidente mortale, anch’esso con esito positivo alla cocaina. Nonostante ciò, l’uomo sostiene di essere in possesso delle abilitazioni necessarie per operare su mezzi da cantiere e afferma: “Sono pieno di carte che provano che potevo lavorare lì”.
In un’intervista, si è detto addolorato per la tragedia e pronto a inviare una lettera di scuse alla famiglia della vittima. Tuttavia, ha anche negato alcune accuse passate, ribadendo che «non serve la patente per usare una ruspa».
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Le indagini della Procura
La Procura di Ravenna, guidata dal pm Lucrezia Ciriello, indaga per omicidio colposo e ha disposto il sequestro del mezzo. Non è stata disposta l’autopsia, poiché il nesso causale tra l’investimento e la morte è considerato evidente. Al centro delle verifiche anche la regolarità dei lavori in corso sulla spiaggia, definiti abusivi dal sindaco di Cervia e dalla Cooperativa bagnini. Gli inquirenti vogliono chiarire:
- Chi ha autorizzato Gnoli a operare in spiaggia?
- Perché lavorava in zona nonostante la revoca della patente?
- L’allarme acustico del mezzo era funzionante?
- Perché la vittima non si è accorta della ruspa?
Il precedente del 2022 e le conseguenze
Gnoli è già a processo per omicidio stradale per un incidente del 2022, in cui perse la vita un pensionato di 83 anni. Anche in quel caso, risultò positivo alla cocaina. Dopo l’incidente di sabato, l’uomo è stato denunciato a piede libero, in quanto la battigia, luogo del fatto, rientra nel demanio marittimo e non su strada pubblica.
Resta ora da stabilire se ci siano ulteriori responsabilità da parte della cooperativa o di altri soggetti per aver autorizzato – o non impedito – l’intervento in un’area frequentata da bagnanti e già aperta al pubblico.