Una condanna pesante, pari a sette anni di reclusione, è stata inflitta con rito abbreviato a un ex maestro d’asilo di 34 anni, accusato di aver commesso abusi sessuali aggravati su nove bambine di età compresa tra i 4 e i 5 anni, in due istituti scolastici dove prestava servizio come supplente. La sentenza è stata emessa dalla giudice Tiziana Landoni, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla pm Rosaria Stagnaro, del pool milanese guidato dall’aggiunta Letizia Mannella.
Le indagini e gli episodi di violenza
L’uomo era stato arrestato nell’aprile 2024, a seguito di una denuncia della Direzione area servizi dell’infanzia del Comune, che aveva raccolto le segnalazioni da parte di due scuole dell’infanzia. L’indagine, condotta dalla Polizia locale, ha rivelato una realtà sconcertante: tra il 15 e il 17 aprile dello scorso anno, microspie ambientali posizionate in un’aula scolastica hanno registrato gli abusi commessi dall’insegnante. Dalle prime quattro vittime si è poi arrivati a nove bambine coinvolte in episodi analoghi e ravvicinati nel tempo.
Le accuse e il materiale pedopornografico
Alla violenza sessuale si è aggiunta l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico, dopo che sul cellulare dell’uomo sono stati rinvenuti contenuti illegali. Per un decimo episodio, tuttavia, è stata disposta l’assoluzione come richiesto dalla stessa Procura. Una perizia psichiatrica ha riconosciuto un vizio parziale di mente, circostanza che ha contribuito a contenere la pena – già ridotta di un terzo grazie al rito abbreviato – portandola comunque a sette anni pieni, in linea con la richiesta della pubblica accusa.
Un secondo caso inquietante
Sempre nell’aprile 2024, un’altra vicenda ha scosso Milano: una maestra-educatrice di 45 anni è stata arrestata per maltrattamenti aggravati nei confronti di almeno dieci bambini, alcuni dei quali di pochi mesi, in un asilo nido comunale dove lavorava da quasi 16 anni. In quel procedimento, il Comune di Milano è stato citato come responsabile civile e l’udienza preliminare proseguirà a giugno davanti al gup Domenico Santoro. La difesa, in quel caso, starebbe valutando l’ipotesi di un patteggiamento.
Allarme nelle scuole dell’infanzia
I due casi sollevano preoccupazioni gravissime sulla tutela dei minori nei contesti educativi. In particolare, si apre un interrogativo sulle procedure di selezione e controllo per il personale scolastico, soprattutto per gli incarichi temporanei come le supplenze, in cui il turnover veloce può diventare un punto debole. A Milano, le indagini proseguono con l’obiettivo di fare piena luce sulle responsabilità e garantire giustizia alle piccole vittime e alle loro famiglie.