Ecco una sintesi approfondita e dettagliata delle principali novità introdotte dal CCNL 2019/21 riguardanti la figura del nuovo Operatore Scolastico, le differenze rispetto al Collaboratore Scolastico, e le implicazioni in termini di requisiti, funzioni e retribuzione.
Nasce l’Operatore Scolastico: una nuova figura professionale ATA
Con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) del comparto Scuola 2019/21, il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) si arricchisce di un nuovo profilo: l’Operatore Scolastico. Questa figura sarà operativa a partire dall’anno scolastico 2026/27 ed è pensata per potenziare il supporto all’inclusione scolastica, ai servizi tecnici e amministrativi, affiancando ma distinguendosi dal Collaboratore Scolastico.
Profilazione ATA: nuova classificazione delle Aree
Area dei Collaboratori
Comprende chi svolge attività esecutive su indicazioni ricevute, all’interno di procedure definite. È il caso del Collaboratore Scolastico, il cui ruolo è tradizionalmente legato a:
- Accoglienza degli alunni
- Sorveglianza durante l’ingresso, l’uscita e la permanenza a scuola
- Pulizia e sanificazione dei locali
- Collaborazione con i docenti, soprattutto nella vigilanza
Area degli Operatori
Qui rientra il nuovo profilo di Operatore Scolastico, che prevede:
- Conoscenze teoriche e informatiche di base
- Competenze tecnico-operative
- Assistenza non specialistica agli alunni con disabilità, in ambito igienico-sanitario
- Supporto qualificato ai servizi amministrativi e tecnici
Differenze tra Collaboratore e Operatore Scolastico
Aspetto | Collaboratore Scolastico | Operatore Scolastico |
---|---|---|
Area contrattuale | Area dei Collaboratori | Area degli Operatori |
Attività principali | Sorveglianza, pulizia, supporto docenti | Assistenza base ad alunni con disabilità, supporto tecnico e amministrativo |
Titolo richiesto | Qualifica triennale professionale o certificato competenze con promozione alla IV | Attestato servizi sociali + certificazione alfabetizzazione digitale o qualifica triennale + certificazioni |
Retribuzione | Base | +25€ netti/mese (595€ lordi annui) |
Attivazione | Già in servizio | Dal 2026/27 |
Mobilità verticale: come passare da CS a OS
Per passare da Collaboratore Scolastico (CS) a Operatore Scolastico (OS) bisogna soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:
- 5 anni di servizio come CS e attestato di qualifica professionale (servizi sociali)
- In alternativa: 10 anni di servizio dopo aver conseguito un titolo uguale o superiore alla licenza media
In entrambi i casi è necessaria una certificazione di alfabetizzazione digitale, riconosciuta a livello internazionale.
Stipendi aggiornati (secondo CCNL 2019/21)
Collaboratore Scolastico, lo Stipendio base è di circa 1.250-1.300 euro lordi/mese
Operatore Scolastico, lo Stipendio base è di circa 1.325-1.375 euro lordi/mese quindi più 25 euro netti al mese rispetto al CS che corrispondono a circa 595 euro lordi all’anno in più
Obiettivi e prospettive
Secondo quanto emerso dagli incontri ministeriali (ultimo: 27 marzo), è previsto un organico di 42.000 Operatori Scolastici, uno per ogni plesso scolastico, con l’obiettivo di:
- Alleggerire il carico dei docenti e del personale ATA
- Garantire maggiore assistenza agli alunni con disabilità
- Potenziare i servizi tecnici e amministrativi delle scuole
L’introduzione dell’Operatore Scolastico rappresenta un’importante svolta nella professionalizzazione del personale ATA e nella valorizzazione del lavoro ausiliario nella scuola pubblica. In vista del 2026/27, è fondamentale che i collaboratori scolastici valutino i percorsi formativi richiesti e inizino a prepararsi per il passaggio, che potrà garantire nuove competenze, responsabilità e un aumento retributivo.