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Home Lifestyle Perché affidarsi all’autenticazione a due fattori di Google Authenticator
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Perché affidarsi all’autenticazione a due fattori di Google Authenticator

  • Adriana Costanzo
  • 20 Giugno 2023

Perché affidarsi all’autenticazione a due fattori di Google Authenticator

Negli ultimi anni la vita è diventata sempre più digitale. Ciò non è più limitato alle sole attività strettamente correlate a Internet e al Web, poiché aumentano costantemente i servizi di cui è possibile usufruire online, compresi quelli del fisco e della pubblica amministrazione. Per mettere al sicuro l’accesso a piattaforme particolarmente importanti, specie a quelle contenenti somme di denaro, tra cui gli account per giocare al live casinò online, è bene prendere delle accortezze. Una di esse è costituita dall’autenticazione a due fattori fornita da Google Authenticator, sistema che rende decisamente meno vulnerabile qualunque tipo di account.

Cos’è Google Authenticator

Il servizio offerto in modo gratuito da Google per proteggere la sicurezza degli account non è altro che un’app compatibile con i sistemi Android e iOS, la quale può essere scaricata presso lo store ufficiale del proprio sistema operativo. Grazie all’applicazione in questione, per accedere a un determinato account, non sarà più sufficiente inserire le credenziali in proprio possesso, ma sarà richiesta l’immissione di un codice numerico di sei cifre, che apparirà nell’applicazione Google Authenticator una volta aperta. Pur essendo l’app compatibile esclusivamente con i sistemi operativi per device mobili, il sistema di Google Authenticator può essere utilizzato senza alcun problema anche da PC: in questo caso bisogna effettuare normalmente l’accesso al sito tramite browser o applicazione e immettere il codice visibile sullo smartphone.

Come usare Google Authenticator

L’uso di Google Authenticator è abbastanza intuitivo. Dopo aver scaricato e installato l’applicazione bisogna creare un account e abilitare la verifica in due passaggi. Successivamente, è necessario scegliere l’applicazione da associare a Google Authenticator per la verifica. Per aggiungere un’applicazione non occorre che andare sulle Impostazioni dell’app da abilitare, su Sicurezza e attivare Autenticazione a due fattori. I passi successivi consistono nello scegliere un nome per il servizio e inserire il codice fornito dall’applicazione. Per velocizzare l’abilitazione di un’app è consentito ricorrere al codice QR, azione possibile solo nel caso in cui si possano utilizzare due dispositivi in contemporanea.

Pro e contro di Google Authenticator

I vantaggi del servizio sono molteplici. Innanzitutto, Google Authenticator riserva la possibilità di creare un sistema di autenticazione a due fattori gratuitamente e compatibile con la maggior parte delle app di Android e di iOS, e quindi proteggere account di siti che non offrono tale servizio, da quelli per la messaggistica a quelli per giocare al blackjack online. Il sistema, tuttavia, non è ancora perfetto. Uno dei punti deboli di Google Authenticator è rappresentato dalla mancanza di una password per l’accesso all’applicazione. Di conseguenza, qualora il proprio smartphone venisse rubato, il malintenzionato, riuscendo a eludere il controllo relativo al PIN, sarebbe in grado di procurarsi facilmente il codice richiesto per l’autenticazione a due fattori. A parte l’ipotesi del furto del dispositivo, il servizio messo a disposizione da Google si dimostra certamente valido, rendendo estremamente complicata la violazione di un account, in quanto il codice per effettuare l’autenticazione a due fattori può essere reperito solo attraverso lo smartphone del titolare dell’account stesso.

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