Una nuova tragedia ha colpito l’Austria: nella mattinata di martedì 10 giugno, una sparatoria è avvenuta all’interno di una scuola superiore di Graz, capoluogo della Stiria. Secondo quanto riportato dai media locali, tra cui il “Kronen Zeitung”, almeno cinque persone avrebbero perso la vita. L’episodio si è verificato intorno alle ore 10 in un istituto scolastico nella zona di Dreischuetzengasse, e ha immediatamente fatto scattare una massiccia operazione di sicurezza da parte delle forze dell’ordine.
L’allarme e l’intervento della polizia
A lanciare l’allarme sono stati alcuni testimoni che, poco dopo l’inizio delle lezioni, avrebbero udito numerosi spari provenire da una delle aule dell’edificio. Subito sono intervenute le forze speciali austriache EKO-Cobra, supportate dalla polizia locale. Gli agenti hanno circondato e isolato l’intero complesso scolastico, procedendo a evacuare docenti e studenti presenti all’interno. Nel frattempo, l’edificio è stato accuratamente perquisito, aula per aula, nel timore che l’aggressore potesse essere ancora armato e pericoloso.
Il presunto attentatore: ferito e poi morto
Stando alle informazioni emerse dalle prime indagini, l’autore della sparatoria sarebbe stato neutralizzato durante l’azione delle forze speciali. Sarebbe stato colpito da un proiettile e trovato successivamente senza vita. Non è ancora chiaro se si tratti di uno studente dell’istituto, di un ex alunno o di una persona estranea alla scuola. I motivi dietro al gesto restano al momento ignoti, anche se le autorità non escludono alcuna pista, dall’attacco deliberato al gesto isolato di una persona disturbata.
Le vittime e il bilancio provvisorio
Il bilancio, ancora provvisorio, è drammatico: almeno cinque persone avrebbero perso la vita, secondo fonti vicine all’inchiesta. Non è stato ancora chiarito se tra le vittime ci siano insegnanti, studenti o personale scolastico. Alcuni media austriaci parlano anche di feriti, ma al momento non ci sono conferme ufficiali. L’intera zona è stata transennata per permettere agli inquirenti di svolgere i rilievi del caso e raccogliere ogni possibile elemento utile a ricostruire la dinamica della strage.
Una città sotto shock
La città di Graz è scossa e profondamente segnata dall’accaduto. Si tratta di una delle peggiori tragedie avvenute in una scuola austriaca negli ultimi anni. L’episodio richiama alla memoria un altro dramma vissuto dalla città: la strage del 20 giugno 2015, quando un uomo si lanciò a oltre 100 km/h contro la folla nel centro cittadino, causando la morte di tre persone, tra cui un bambino di quattro anni. Anche in quel caso, Graz dovette confrontarsi con un dolore collettivo e una ferita difficile da rimarginare.
Le indagini e la ricerca della verità
Le forze dell’ordine austriache stanno proseguendo senza sosta le indagini. Nelle prossime ore si attendono conferme ufficiali sull’identità dell’attentatore, il suo possibile movente e la dinamica esatta della sparatoria. Verranno esaminate anche le immagini delle telecamere interne ed esterne alla scuola, e saranno ascoltati i testimoni presenti nell’edificio al momento dell’attacco. La procura ha già aperto un’inchiesta per omicidio plurimo, mentre il ministro dell’Interno ha assicurato che sarà fatta piena luce sull’accaduto.