Attimi di panico nel pomeriggio di ieri al Trullo Beach di Molfetta, in provincia di Bari, dove un bambino di 11 anni è precipitato in un pozzo profondo circa quattro metri, in fondo al quale era presente un metro d’acqua. L’episodio si è verificato in un’area che non era segnalata come pericolosa, suscitando l’immediato sgomento tra i presenti.
A evitare il peggio è stato il pronto intervento del padre, che, senza perdere tempo, ha utilizzato una corda per calarsi e riportare in superficie il figlio. Il bambino, fortunatamente, è stato recuperato in buone condizioni, con solo alcune escoriazioni, ma il rischio corso è stato altissimo.
L’intervento delle forze dell’ordine
Immediato l’arrivo dei vigili del fuoco e della Guardia di Finanza, che ha gestito la sicurezza sul posto e aiutato a riportare la calma tra i bagnanti visibilmente scossi. L’area è stata posta sotto sequestro e sono in corso accertamenti per verificare l’esistenza di misure di sicurezza adeguate e eventuali responsabilità da parte della struttura.
Le autorità dovranno chiarire perché quel tratto, evidentemente pericoloso, non fosse adeguatamente recintato o segnalato, e se vi siano violazioni alle norme di sicurezza vigenti per le strutture balneari.
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Un dramma sfiorato
Solo il sangue freddo e la prontezza del padre hanno evitato che si consumasse una tragedia. L’incidente, tuttavia, riapre il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici frequentati dai bambini e sulla necessità di una maggiore vigilanza nelle aree turistiche, soprattutto in piena stagione estiva.
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