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Aurora, morta in gita scolastica. Oggi i funerali. Le novità: Si indaga per omicidio, le responsabilità dei docenti accompagnatori

Aurora Bellini, una studentessa di 19 anni originaria di Batignano (Grosseto), è tragicamente morta durante una gita scolastica. La giovane, che frequentava il quarto anno dell’istituto per geometri “Manetti Porciatti” di Grosseto, si trovava a bordo del traghetto “Cruise Bonaria” in viaggio da Napoli a Palermo quando, nella notte tra il 17 e il 18 marzo 2025, è stata colta da un malore improvviso mentre si trovava nel bagno della sua cabina.

Secondo le ricostruzioni, Aurora era rientrata da una serata in discoteca organizzata sulla nave. Intorno alle 3 del mattino, i compagni di classe, non vedendola rientrare, hanno iniziato a cercarla, trovandola priva di sensi nel bagno. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale di bordo e successivamente dei medici del 118 intervenuti con una motovedetta della Guardia Costiera al largo di Capri, per la giovane non c’è stato nulla da fare.

La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, disponendo l’autopsia e l’esame tossicologico sul corpo della ragazza per chiarire le cause del decesso. Secondo quanto riferito dal padre, Aurora non soffriva di patologie pregresse. La salma di Aurora è stata restituita alla famiglia e trasferita a Grosseto, dove è stata allestita la camera ardente nella sala mortuaria Rocchi. I funerali si terranno lunedì 24 marzo alle ore 15 nella chiesa di Batignano, il paese natale della giovane.

La comunità di Batignano è profondamente scossa dalla tragedia. In segno di lutto, i negozi del paese hanno abbassato le saracinesche, e la squadra di calcio locale, di cui il padre di Aurora è dirigente, ha osservato un minuto di silenzio in sua memoria durante l’ultima partita, esponendo uno striscione con la scritta “Ciao Aurora”. Le autorità attendono ora i risultati degli esami autoptici e tossicologici per fare piena luce sulle cause della morte della giovane studentessa

Le ipotesi sulla morte di Aurora Bellini , la studentessa di 19 anni deceduta sul traghetto in viaggio da Napoli a Palermo , restano ancora aperte e al vaglio degli inquirenti , mentre si attendono i risultati definitivi dell’autopsia e degli esami tossicologici disposti dalla Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti .

Le principali ipotesi al momento sono:

Malore improvviso (ipotesi infarto o problema cardiaco). Secondo una prima ricostruzione, Aurora potrebbe essere stata colpita da un improvviso arresto cardiaco . È questa l’ipotesi iniziale, dato che la ragazza è stata trovata priva di sensi nel bagno della cabina , senza segni evidenti di violenza. Tuttavia, la famiglia ha dichiarato che non soffriva di alcuna patologia nota , rendendo necessarie ulteriori indagini.

Reazione a sostanze o intossicazione. Gli inquirenti non escludono nemmeno l’eventualità di una reazione avversa a farmaci o sostanze , motivo per cui è stato disposto l’ esame tossicologico . Alcune fonti riportano che la sera prima della tragedia ci sia stata una serata in discoteca a bordo del traghetto , e che Aurora fosse rientrata in cabina in tarda notte. Al momento non ci sono prove concrete che colleghino la serata a eventuali sostanze ingerite, ma gli accertamenti restano aperti.

Eventuali responsabilità esterne. La Procura ha scelto di aprire un’indagine per omicidio colposo contro ignoti , una prassi che consente di indagare in modo più ampio ed accurato su eventuali negligenze nei soccorsi , ritardi o circostanze anomale. I compagni di classe hanno raccontato di averla cercata nella notte e di averla trovata incosciente. La motovedetta della Guardia Costiera è intervenuta quando la nave era al largo di Capri, ma non è chiaro quanto tempo sia passato dal malore all’arrivo dei soccorsi .

Prossimi passi

I risultati ufficiali dell’autopsia e degli esami tossicologici saranno fondamentali per chiarire le cause del decesso. Solo allora si potrà stabilire con certezza se la morte sia stata dovuta a un malore naturale, a fattori esterni oa negligenze. Nel frattempo, la famiglia, gli amici e l’intera comunità di Batignano restano in attesa, stretti nel dolore per una tragedia che ha colpito una ragazza giovane, descritta come solare, sportiva e molto amata.

Nel caso della morte di Aurora Bellini,  la posizione dei docenti accompagnatori è al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando di ricostruire con precisione cosa sia accaduta nelle ore precedenti al decesso e se sono stati rispettati tutti i doveri di vigilanza .

Cosa rischiano i docenti accompagnatori in questo caso?

Se emergesse che i docenti non hanno vigilato adeguatamente o hanno omesso interventi necessari nei momenti cruciali, potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo , soprattutto se si dimostrasse che un intervento più tempestivo avrebbe potuto evitare la tragedia. Attualmente la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, una formula che serve a consentire accertamenti più ampi . Solo dopo l’autopsia e l’esito degli esami tossicologici si potrà stabilire se ci sono profili di responsabilità concreta .

Fattori che influenzano le eventuali responsabilità

  • Aurora era maggiorenne : questo aspetto potrebbe ridurre l’obbligo di vigilanza continua, ma non lo annulla , dato che era sotto responsabilità scolastica.

  • Orario del malore : si parla di un malore avvenuto nella notte, intorno alle 3, in cabina. Sarà importante stabilire chi era presente , se c’erano controlli, e quanto tempo è passato tra il malore ei soccorsi .

  • Organizzazione generale del viaggio : le condizioni del traghetto, la serata in discoteca, l’assistenza medica disponibile a bordo saranno elementi valutati per comprendere se l’ambiente era idoneo e sicuro .

Al momento, i docenti non risultano indagati , ma la loro posizione potrebbe cambiare a seconda delle conclusioni dell’autopsia e delle testimonianze raccolte . Se sarà dimostrato che hanno agito correttamente e in linea con il loro dovere di vigilanza, è probabile che non emergano responsabilità penali o civili. La vicenda è ancora in fase di accertamento e si attende l’esito degli esami clinici e delle indagini per chiarire con precisione le cause del decesso e l’eventuale presenza di condotte omissive .

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