Un ragazzo di appena 14 anni, residente a Bricherasio, piccolo comune in provincia di Torino, è morto nella mattinata di venerdì 2 maggio all’ospedale Giovanni Bosco del capoluogo piemontese. Una tragedia improvvisa che ha scosso due comunità e aperto un’inchiesta su un possibile abuso di sostanze che potrebbe aver causato la morte del giovanissimo.
Il ragazzo era uno studente di seconda media dell’Istituto “Caffaro” e da qualche giorno si trovava a Settimo Torinese, ospite dei nonni. In quella casa aveva vissuto con la famiglia fino a circa due anni e mezzo fa, prima del trasferimento. Mercoledì era arrivato in treno per una breve visita, probabilmente per godere di qualche giorno di libertà e compagnia con amici di un tempo.
Giovedì sera è uscito per incontrare alcuni coetanei. Nulla, almeno in apparenza, lasciava presagire il dramma che si sarebbe consumato poche ore dopo. La mattina di venerdì, però, i nonni hanno trovato il ragazzo nel letto, privo di sensi. Non rispondeva agli stimoli. Immediatamente hanno allertato i soccorsi.
All’arrivo del personale sanitario, il 14enne era già in arresto cardiaco. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso del Giovanni Bosco, i medici hanno tentato per oltre mezz’ora la rianimazione, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Il cuore ha smesso di battere poco dopo l’arrivo in ospedale.
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I primi sospetti: mix letale di psicofarmaci e alcol
Secondo i primi riscontri riferiti ai familiari, il decesso potrebbe essere stato provocato da un mix di alcol e psicofarmaci, anche se sarà l’autopsia a chiarire l’effettiva causa della morte. Le circostanze dell’assunzione – se volontaria, accidentale o indotta – sono ancora del tutto da accertare.
Ad aumentare il mistero attorno al decesso è la segnalazione fatta dai familiari di alcune tumefazioni sospette sul volto del giovane. Secondo quanto dichiarato dai parenti, il ragazzo al momento della partenza da Bricherasio non presentava alcun segno di traumi. Le contusioni potrebbero dunque essere il segnale di una possibile aggressione o di una caduta accidentale avvenuta nel corso della serata.
L’inchiesta della Procura di Torino
Il referto clinico è già stato trasmesso alla Procura di Torino, che ha formalmente aperto un fascicolo. Le indagini sono state affidate al commissariato Barriera Milano, il cui personale sta lavorando per raccogliere ogni elemento utile a ricostruire la dinamica dei fatti. L’autopsia sarà disposta nelle prossime ore e sarà fondamentale per accertare non solo le cause biologiche della morte, ma anche eventuali lesioni incompatibili con un incidente.
Nel frattempo, gli inquirenti stanno acquisendo la documentazione medica e clinica e proseguono con le audizioni di testimoni, amici e conoscenti che possono aver visto o saputo cosa sia successo giovedì sera. Non è escluso che vengano controllati anche i dispositivi elettronici del ragazzo per ricostruire le ultime ore prima della tragedia.
Una comunità sotto shock
La notizia ha gettato nello sconforto la piccola comunità di Bricherasio, dove il ragazzo viveva con i genitori. «Un ragazzo tranquillo, educato, non uno che si mettesse nei guai», raccontano alcuni conoscenti. Il dolore è forte anche a Settimo Torinese, dove era cresciuto e dove risiedono ancora molti amici e parenti.
In attesa che le indagini chiariscano i contorni della vicenda, resta il vuoto lasciato da un giovane strappato alla vita troppo presto. Una storia che riporta al centro dell’attenzione il tema delicato del disagio giovanile e del facile accesso a sostanze pericolose anche tra i più giovani.