Con la riforma IRPEF 2025 illustrata nella Circolare 4/E dell’Agenzia delle Entrate, anche per i docenti e il personale scolastico ci sono cambiamenti concreti rispetto al precedente sistema. Ecco nel dettaglio cosa cambia rispetto al passato:
Aliquote IRPEF semplificate e riduzione delle tasse
Prima: 4 scaglioni
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23% fino a 15.000 €
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25% tra 15.001 e 28.000 €
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35% tra 28.001 e 50.000 €
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43% oltre 50.000 €
Ora: 3 scaglioni
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23% fino a 28.000 €
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35% da 28.001 a 50.000 €
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43% oltre 50.000 €
Cosa significa per i docenti
La scomparsa dell’aliquota del 25% fa risparmiare imposte soprattutto a chi guadagna tra i 15.001 e i 28.000 euro annui, fascia in cui rientrano molti docenti precari e di fascia iniziale. Il carico fiscale in quella fascia si alleggerisce, lasciando più reddito netto in busta paga.
Detrazione più alta e no tax area ampliata
La detrazione per lavoro dipendente sale a 1.955 euro (prima era più bassa) e La no tax area passa da 8.174 € a 8.500 €. Questo beneficio va soprattutto ai supplenti brevi, ai part-time e agli insegnanti con redditi più bassi (es. supplenze brevi o spezzoni orari), i quali possono ora non pagare affatto IRPEF, o pagarne meno.
Trattamento integrativo (bonus 100 euro) confermato
È stabilizzato, ma rimodulato per evitare “sovrapposizioni” con le detrazioni più alte. Continua a spettare per redditi fino a 15.000 euro e in casi specifici fino a 28.000 euro. Chi tra i docenti a tempo determinato guadagna poco o ha lavorato solo alcuni mesi (come i supplenti brevi) potrà beneficiare del trattamento integrativo se rientra nei parametri.
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Detrazioni per familiari: stretta importante
La detrazione per figli a carico è limitata a quelli tra 21 e 30 anni, o oltre 30 se disabili. Per altri familiari, solo ascendenti conviventi. Per i familiari all’estero, la detrazione spetta solo a italiani, UE e SEE. Per i docenti con figli maggiorenni non disabili o parenti a carico non conviventi, queste nuove regole potrebbero ridurre i benefici fiscali.
Detrazione aggiuntiva tra i 20.000 e 40.000 euro
Prevista una detrazione di 1.000 euro (piena fino a 32.000 €, poi decrescente fino a 40.000 €). Per i docenti di ruolo o con anzianità, che spesso si collocano nella fascia 25.000 – 38.000 euro, questa è una nuova detrazione utile che può alleggerire il carico fiscale annuale.
Adeguamento delle addizionali regionali e comunali
Le Regioni e i Comuni dovranno adeguare le proprie aliquote ai nuovi scaglioni. Non è un cambiamento immediato, ma potrebbe modificare le trattenute locali già a partire dalla prossima busta paga del 2025.
In sintesi: Chi guadagna cosa
Docente tipo | Vantaggi principali |
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Supplente breve o part-time | Aumento no tax area, bonus 100 euro |
Docente neoimmesso (stipendio fino a 28.000 €) | Risparmio IRPEF per abolizione del 25% |
Docente di ruolo anziano (30-40.000 €) | Nuova detrazione da 1.000 € |
Docente con familiari a carico | Attenzione: possibili perdite per le nuove regole più restrittive |