Un amore lungo diciotto anni, un matrimonio intenso e segnato da luci e ombre, e oggi un dolore che si mescola all’amarezza. Katia Ricciarelli, ospite a Verissimo, ha ricordato Pippo Baudo, morto il mese scorso, raccontando la sua verità: quella di una donna che, pur separata e divorziata, sentiva l’ex marito come una presenza costante nella propria vita.
Katia Ricciarelli: «Ho saputo della morte di Pippo dai messaggi»
«Ero convintissima che lui sarebbe stato l’ultimo uomo della mia vita» ha confessato Katia. «Il fatto che fosse vivo mi dava sicurezza. Quando mi sono arrivate le condoglianze sul telefono, ho pensato a uno scherzo. Non parlavamo da anni, era tutto filtrato da una segretaria che avrebbe dovuto avvisarmi. Invece non mi ha detto nulla. Ho saputo che era morto solo dai media. Pippo era in ospedale da un mese e io non lo sapevo». Parole che lasciano trasparire rabbia e delusione, amplificate dal ricordo della camera mortuaria: «Ho visto la segretaria, piangeva e ripeteva “39 anni”. Ma io l’ho trovato inappropriato. Pippo è stato isolato dal mondo. Non credo fosse una sua scelta».
I rapporti con i figli e il “figlio segreto”
Katia non ha risparmiato critiche anche ai rapporti familiari: «Con i figli di Pippo non ci sentivamo più. Non so come si fa a dimenticare così. Anche Alessandro, il figlio segreto, era stato messo da parte. Una volta si era sfogato con me, l’ho visto piangere». Ricorda ancora lo stupore nel sapere dell’esistenza di Alessandro: «Io non sapevo nulla, come sempre l’ho scoperto da altri. Quando Pippo me lo ha detto, ero scioccata. Gli ho detto: “Va bene, ma non voglio il ragazzo in casa nostra”. Aveva già 45 anni. Pippo lo sapeva da tempo, lo sapevano i suoi genitori e alcuni amici. La madre aveva nascosto la verità, solo dopo molti anni tutto è venuto fuori».
La vera fine del matrimonio
Ricciarelli ha voluto chiarire le cause della separazione: «Non è stato il gioco d’azzardo, come qualcuno ha detto. La nostra storia è finita nel silenzio. Non puoi tornare a casa e non avere nulla da dire. È stato questo a dividerci. Lui non mi ha mai tradita. Io facevo la pazza, ma non litigavamo molto. Potevamo risolvere i nostri problemi, invece non lo abbiamo fatto». Un rimpianto resta forte: «Un figlio con lui. Ci abbiamo provato, ma non è mai successo. Non era destino».
«Non meritava di morire solo»
La soprano ha concluso con parole cariche di dolore: «Pippo meritava di morire circondato da chi lo amava, non isolato. Io sarei stata lì con lui, giorno e notte, se solo me lo avessero detto. In questa vicenda non posso perdonare. Ho commesso tanti sbagli nella vita, ma non ho mai portato rancore. Stavolta, però, no. È una ferita che non si chiuderà mai».
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