Dark Mode Light Mode
Seguici
Seguici

Liliana Resinovich, Indagato il marito Visintin sopo una perquisizione in casa. Cosa hanno trovato

Svolta decisiva nell’indagine sulla morte di Liliana Resinovich, la donna triestina trovata senza vita il 5 gennaio 2022 all’interno di due sacchi neri in un parco pubblico. Dopo oltre due anni di misteri, il marito Sebastiano Visintin, 72 anni, fotografo in pensione, è stato iscritto ufficialmente nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio.

La notifica dell’avviso di garanzia è arrivata martedì scorso, a seguito di una lunga perquisizione nella sua abitazione, durata oltre sette ore. L’intervento è stato condotto dalla Squadra Mobile di Trieste, guidata dal dirigente Alessandro Albini, e non sarebbe stato privo di risultati: gli investigatori, secondo fonti vicine all’inchiesta, non sono usciti a mani vuote.

La posizione di Visintin e le dichiarazioni del suo avvocato

Proprio la mattina della perquisizione, l’avvocato di Visintin, Paolo Bevilacqua, aveva dichiarato al Corriere della Sera che il suo assistito, sebbene “formalmente” non indagato, lo era “sostanzialmente” già da tempo agli occhi dell’opinione pubblica. «La vox populi lo ha bollato come sospetto sin dall’inizio», ha commentato il legale.

Paradossalmente, proprio Bevilacqua aveva auspicato un atto formale di indagine nei confronti del suo cliente, sostenendo che ciò avrebbe potuto alleggerire la pressione mediatica e contenere le frequenti apparizioni televisive di Visintin, spesso viste come dannose: «Anche se sei innocente, davanti a mille domande puoi facilmente contraddirti. Ed è quello che è successo».

Le parole di Visintin e le indagini in corso

Intervistato dalla trasmissione Quarto Grado e dal quotidiano Il Piccolo, Visintin si è detto sereno: «La Procura ha le sue teorie, con i miei avvocati cercheremo di capire di cosa devo rispondere. Io continuo con la mia vita».

Durante la perquisizione, ha raccontato di essere rimasto seduto sul divano, senza sapere dove stessero cercando gli investigatori. Tuttavia, i risultati dell’operazione sembrano aver dato nuovi impulsi alle indagini.

Il caso: una morte avvolta nel mistero

Liliana Resinovich era scomparsa il 14 dicembre 2021, dopo essere uscita di casa verso le 8.30. Il suo corpo fu ritrovato tre settimane dopo, rannicchiato in posizione fetale, infilato in due sacchi della spazzatura, nel boschetto dell’ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni, a pochi passi dalla sua abitazione.

Inizialmente, si era ipotizzato il suicidio, ma una super-perizia indipendente, firmata dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo, insieme ai colleghi Biagio Eugenio Leone, Stefano Tambuzzi e all’entomologo Stefano Vanin, ha escluso in maniera categorica questa pista: nessun segno tecnico-scientifico supportava l’idea del suicidio. Al contrario, segni di afferramenti, urti e graffi facevano pensare a un’azione violenta e premeditata.

Da un’indagine anonima a un nome nel registro

Dopo mesi di indagini senza indagati ufficiali, la Procura ha ora un nome nel fascicolo per omicidio volontario: Sebastiano Visintin. La sua posizione, sin da subito al centro del clamore mediatico, ora entra in una fase giudiziaria più concreta. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se gli elementi raccolti porteranno a un rinvio a giudizio, oppure se serviranno ad ampliare il raggio delle indagini.

Leggi anche: Oggi Marco Vannini avrebbe fatto 30 anni: Cosa è successo da allora, Martina Ciontoli lavora in una scuola, cosa fa

 

Google News

Ricevi le ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!

Previous Post

Cari Scorpione evitate discussioni in questo 12 aprile: i Toro non dovranno riamandare discussioni importanti

Next Post

Un 13 aprile con emozioni intense per i Vergine: domenica energica per Ariete