Michele Vitiello, esperto in informatica forense e tra i nuovi consulenti della difesa nominati da Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, ha rilasciato un’intervista a Fanpage.it nella quale ha illustrato gli sviluppi tecnici previsti nel caso legato alla morte della donna, scomparsa nel dicembre 2021 e ritrovata cadavere il mese successivo all’interno del parco dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. Visintin è attualmente indagato per omicidio.
Vitiello ha spiegato che a breve verranno effettuati nuovi accertamenti sui telefoni cellulari della vittima. Secondo quanto riferito, l’analisi sarà condotta dallo stesso consulente già incaricato dalla Procura durante le prime fasi delle indagini. I nuovi esami, che cominceranno il 9 maggio, prevedranno la realizzazione di copie forensi aggiornate, più avanzate rispetto a quelle già eseguite. Queste nuove tecnologie permetterebbero infatti un’estrazione più approfondita dei dati, inclusi quelli cancellati, attraverso la modalità detta Full File System, molto più efficace rispetto agli strumenti utilizzati tre anni fa.
Il consulente ha sottolineato che anche la difesa avrà diritto di partecipare alle operazioni tecniche, con l’obiettivo di eseguire le proprie verifiche e analisi in modalità contraddittoria rispetto a quelle della Procura. Vitiello ha inoltre dichiarato che già prima dell’iscrizione di Visintin nel registro degli indagati seguiva il caso, ma che sul nuovo materiale recentemente acquisito non c’è ancora stato modo di effettuare una revisione completa da parte della difesa, cosa che si attende a breve.
Ci sono messaggi cancellati sul cellulare di Liliana
Per quanto riguarda le difficoltà legate al tempo trascorso, l’esperto ha spiegato che i dispositivi sequestrati sono stati ben conservati dalla polizia giudiziaria, motivo per cui non si prevedono ostacoli tecnici significativi nell’esecuzione delle nuove analisi. Ha invece chiarito che per dispositivi come la GoPro appartenente a Visintin non è previsto un nuovo esame, poiché la copia forense già effettuata risulta tecnicamente completa e valida secondo gli standard.
Sulle possibili scoperte inedite, Vitiello ha precisato che i nuovi strumenti potrebbero portare alla luce messaggi, ricerche o dati cancellati non rilevati nelle indagini iniziali. Ha fatto riferimento anche ai cosiddetti “passi registrati” dal cellulare di Liliana, i cui dati potrebbero fornire ulteriori elementi utili a chiarire gli spostamenti della donna.
Rispondendo a una domanda sul presunto video che mostrerebbe un uomo nella zona dove è stato rinvenuto il corpo, Vitiello ha affermato che nei documenti ufficiali non vi è alcun riferimento formale a queste immagini. Tuttavia, qualora esistessero, sarebbe opportuno procedere con perizie fotografiche o antropometriche, analoghe a quelle effettuate nel caso dell’omicidio di Pierina Paganelli. In presenza di un sospetto specifico, ha aggiunto, dovrebbe essere eseguito un esperimento giudiziale, in cui si confrontino i movimenti della persona sospettata con quelli registrati nel video.
Emanuela Orlandi e Denise Pipitone, le analisi foniche a cui ha partecipato
Infine, l’informatico ha ripercorso alcuni dei casi più noti a cui ha collaborato. Per la scomparsa di Emanuela Orlandi, Vitiello si occupò, anni fa, di un’analisi fonica su una telefonata attribuita al cosiddetto “Americano”, senza tuttavia trovare riscontri certi. Nel caso Denise Pipitone, ha contribuito come consulente della madre Piera Maggio, ripulendo alcune intercettazioni originariamente poco comprensibili.
Da quei file emersero frasi significative, sufficienti per evitare l’archiviazione, anche se – ha detto con rammarico – non si riuscì a riaprire il procedimento a causa dell’eccessiva distanza temporale dai fatti. Per la tragedia del Mottarone, Vitiello ha invece collaborato come consulente tecnico della Procura. In vista del processo ormai prossimo, si è limitato a dire che sarà chiamato a testimoniare e non può ancora rilasciare dettagli specifici.