La manovra finanziaria 2025 prevede una significativa riduzione degli organici nella scuola pubblica italiana, con tagli che coinvolgeranno sia il personale docente sia quello ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario).
Riduzione del personale docente
A partire dall’anno scolastico 2025/2026, è previsto un taglio di 5.660 posti nell’organico dell’autonomia, che comprende sia i posti comuni sia quelli destinati al potenziamento dell’offerta formativa. Questa riduzione porterà l’organico complessivo dei docenti da 620.239 a 614.572 unità. Il decremento varia da regione a regione: il calo è minimo in Emilia-Romagna (-0,42%), mentre è più marcato in Sardegna (-1,21%) .
In Toscana, ad esempio, si prevede una riduzione di 375 docenti, distribuiti tra le province come segue:
- Firenze: -104
- Lucca: -46
- Livorno, Prato e Pistoia: -33 ciascuna
- Pisa e Siena: -28 ciascuna
- Grosseto: -27
- Massa Carrara: -25
- Arezzo: -18
Questi tagli sono in parte giustificati dal calo demografico, con una diminuzione significativa della popolazione scolastica. Tuttavia, i sindacati sottolineano che questa potrebbe essere un’occasione persa per ridurre il numero di alunni per classe e migliorare la qualità dell’insegnamento
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Aumento dei posti di sostegno
In controtendenza rispetto ai tagli, è previsto un incremento di 1.866 posti di sostegno nell’anno scolastico 2025/2026, destinati esclusivamente alla scuola secondaria di secondo grado. Questa misura mira a ridurre il precariato e a garantire un supporto adeguato agli studenti con disabilità .
Riduzione del personale ATA
Per il personale ATA, la riduzione di 2.174 posti è prevista a partire dall’anno scolastico 2026/2027. Questa misura potrebbe creare difficoltà operative, soprattutto in considerazione delle riforme in atto e delle esigenze crescenti delle istituzioni scolastiche.
📊 Impatto regionale e provinciale
Oltre alla Toscana, altre regioni registrano tagli significativi:
- Sicilia: -600 cattedre
- Puglia: -598 cattedre
- Sardegna: -244 posti
- Campania -845 posti
- Lazio: – 1800
- Lombardia: -227
- Piemonte: -333
- Emilia Romagna: -191
- Basilicata: – 74
- Molise: – 124
Questi dati sono ancora in fase di aggiornamento e potrebbero subire variazioni in base alle decisioni finali del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Considerazioni finali
I tagli previsti dalla manovra finanziaria 2025 rappresentano una sfida significativa per il sistema scolastico italiano. Mentre l’aumento dei posti di sostegno è una misura positiva, la riduzione complessiva del personale potrebbe avere ripercussioni sulla qualità dell’istruzione e sulle condizioni di lavoro del personale scolastico. È fondamentale monitorare attentamente l’attuazione di queste misure e valutare eventuali correttivi per garantire un’istruzione di qualità per tutti gli studenti.