Giugno 2025 porta buone notizie per docenti e personale ATA con contratto a tempo indeterminato o determinato al 31 agosto o 30 giugno. Sul cedolino in arrivo saranno visibili gli arretrati relativi al taglio del cuneo fiscale per il periodo gennaio – maggio, insieme al bonus spettante per il mese in corso. A chiarirlo è una FAQ ufficiale di NoiPA, che spiega nel dettaglio come leggere le voci presenti sullo stipendio.
Come identificare bonus e rimborsi sul cedolino
Nel cedolino di giugno 2025, i benefici fiscali legati alla legge di bilancio saranno riportati con due specifici codici:
- E11 – Credito Art. 1, comma 4, L. 207/2024: si riferisce al Bonus fiscale vero e proprio.
- E12 – Ulteriore detrazione Art. 1, comma 6, L. 207/2024: identifica la detrazione aggiuntiva spettante in base al reddito.
Nei cedolini successivi, il Bonus sarà invece visibile nella sezione “Altri assegni” con la dicitura Bonus Art. 1 c. 4 L. 207/24, mentre l’Ulteriore Detrazione sarà riepilogata in un messaggio a cedolino, riportando la frase Ulteriore Detrazione Art. 1 c. 6 L. 207/24.
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Bonus cuneo fiscale: a chi spetta e come si calcola
Il bonus previsto dalla legge n. 207/2024 è riconosciuto ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo fino a 20.000 euro annui, in misura variabile a seconda dello scaglione di reddito:
- 7,1% per redditi fino a 8.500 euro
- 5,3% per redditi da 8.501 a 15.000 euro
- 4,8% per redditi da 15.001 a 20.000 euro
Questo credito fiscale si calcola sull’imponibile da lavoro dipendente rapportato all’intero anno e non concorre alla formazione del reddito imponibile, dunque non è tassato.
Giugno 2025: importo visibile su NoiPA
Per i dipendenti che non hanno rinunciato al taglio del cuneo fiscale entro il 25 maggio 2025, l’importo della mensilità di giugno 2025 è già visibile nell’area riservata di NoiPA. Oltre alla normale retribuzione mensile, sarà presente l’accredito:
- degli arretrati relativi ai primi cinque mesi dell’anno (gennaio – maggio)
- della quota spettante per giugno
Si tratta di un adeguamento fiscale automatico, con effetto positivo sul netto in busta paga, soprattutto per i lavoratori con retribuzioni più basse.