Esclusiva, la Sensitiva Rosemary: “Ecco come vi parlano i vostri defunti”. La foto choc dell’aldilà
E’ una delle più grandi sensitive di Italia, e ha collaborato con le forze dell’ordine per risolvere numerosi casi di omicidi e persone scomparse riuscendo sempre a risolvere anche i casi più complessi. A parlare oggi di paranormale è Rosemary Laboragine, la veggente che con le sue doti extrasensoriali ereditate dal nonno, riesce a prevedere eventi e a parlare con le persone defunte.
Quando ti sei accorta di avere il dono?
Non sapevo di aver previsto la morte dei miei nonni già quando avevo 3 anni. Ma ricordo che a 16 anni vidi un ragazzo sconosciuto salire su una moto e istintivamente cercai di fermarlo senza riuscirci. Sapevo che sarebbe capitato qualcosa di orribile e poco dopo quel ragazzo fece un incidente e morì. Fu allora che mia madre mi disse che anche mio nonno aveva tale dono e che io avevo mostrato i primi segni fin da bambina.
Ma oltre a prevedere ciò che potrebbe accadere riesci anche a parlare con i morti. Come ti appaiono e cosa dicono?
Si i defunti mi appaiono di loro spontanea volontà. E’ impossibile evocarli quindi diffidate da chi vi dice che può farlo. Se loro vogliono apparire, vengono e comunicano con i sensitivi, persone come me che hanno il dono. Spesso i defunti vogliono solo essere aiutati ad andare oltre, nella maggior parte dei casi sono persone morte in maniera improvvisa che non hanno avuto il tempo di salutare o sistemare delle cose e vogliono tu lo faccia al posto loro.
Ultimamente ha avuto qualche apparizione, puoi darci una prova?
Sono stata di recente a casa di amici a Milano, e proprio a casa loro ho avuto una apparizione. Era il bisnonno del mio ospite, nato nel 1889 e morto nel 1961. Quando gli ho chiesto di darmi una prova che fosse effettivamente lui e che i suoi nipoti potessero capirlo mi ha detto che portava l’orecchino. Una cosa inusuale all’epoca, tanto che pensavo fosse uno “spirito burlone” ma quando l’ho riferito, il mio amico e padrone di casa è sbiancato perché in effetti il bisnonno portava questo ninnolo. Tra l’altro, poco dopo, prendendo una vecchia foto del mio ospite è apparsa inaspettatamente alle sue spalle una donna. Una sua antenata. da lì ho capito come mai mi sentissi talvolta soffocare nella casa anche se grandissima, proprio perché ricca di anime ancora bloccate sulla Terra. Questa è la foto (pubblichiamo con il permesso concesso solo al nostro giornale di rendere pubblica tale foto)( l’intervista continua dopo la foto)
C’è la possibilità che i morti si manifestino ai vivi anche se non sensitivi? come fanno?
Un sensitivo ha il dono di poter vedere e parlare con i defunti. Una cosa che può accadere anche ai bambini fino ai 3 anni perché hanno una sensibilità speciale. Dopo chi non possiede tale dono ma solo percepire dei messaggi che loro vogliono inviare. In particolare i defunti riescono a interagire con la corrente elettrica. Può capitare quindi che una lampadina si accenda e spenga a intermittenza senza una spiegazione o si fulmini all’improvviso anche se nuova. A volte può anche succedere di sentire correnti d’aria fredde o calde, in quel caso sono vere e proprie carezze. Talvolta anche un persistente formicolio può essere un modo per comunicare la loro vicinanza oppure dei rumori secchi, non scricchiolii di mobili ma proprio tonfi netti.
Ci possono altri segni visibili della loro presenza?
Si a volte i defunti riescono a spostare gli oggetti facendoli sparire, o altre volte possono lasciare una piuma, un cuore o una conchiglia. Quando ci si accorge di avere in casa un oggetto del genere o che assume improvvisamente questa forma allora è certamente un caro che ci sta facendo un dono.
Come possiamo sapere se ci proteggono?
Non possiamo, ma il mio consiglio è quello di seguire sempre il primo istinto in alcune situazioni. Se per esempio davanti a un bivio scegliamo istintivamente una strada anche se magari è la più lunga o non è la solita che percorriamo, può essere un messaggio dell’aldilà che ci sta proteggendo perché magari l’altra via potrebbe essere pericolosa.
Come possiamo capire se vicino a noi c’è uno spirito buono o uno malvagio?
Semplicemente dalle nostre sensazioni. Se avvertiamo paura, se succede qualcosa che ci spaventa, se di notte abbiamo l’impressione di vedere ombre scure o addirittura il diavolo allora lo spirito che vive nella nostra casa è negativo. Al contrario se abbiamo una sensazione positiva anche se dubbiosa o di incertezza allora lo spirito è buono e vuole solo essere aiutato nel suo passaggio nell’aldilà.
C’è un modo per mettersi in contatto con loro?
Se non si è sensitivi è impossibile, tra l’altro come detto, i defunti appaiono solo di loro volontà e non chiamati. Ma una candela bianca accesa può essere un modo per aprire un varco. Stessa cosa per l’incenso che bruciato ha anche una funzione protettrice per la nostra casa.
L’intervista continua la prossima settimana. Seguite il nostro giornale