La lunga attesa dei dipendenti pubblici italiani sta finalmente per concludersi. Dopo mesi di ritardi legati a problematiche tecniche e adeguamenti di sicurezza, il taglio al cuneo fiscale – una delle misure cardine per aumentare il netto in busta paga – sarà effettivamente applicato a partire da giugno 2025. Ma la vera innovazione riguarda l’introduzione, da parte della piattaforma NoiPA, di un nuovo servizio self service che consentirà ai lavoratori di gestire autonomamente l’accesso al beneficio.
Una scelta autonoma e consapevole: il self service fiscale di NoiPA
La funzionalità “self service” – accessibile dall’area riservata del portale – offrirà ai dipendenti pubblici la possibilità di scegliere se accettare o rinunciare temporaneamente all’erogazione del taglio al cuneo fiscale in busta paga. Un’opzione che si rivela strategica per chi, oltre allo stipendio statale, percepisce altri redditi e teme, in fase di conguaglio Irpef, una restituzione parziale o totale del beneficio, come già avvenuto in passato con il trattamento integrativo (ex Bonus Renzi).
Grazie a questo strumento, il portale NoiPA si propone di rendere più trasparente e responsabile la gestione fiscale dei dipendenti, che potranno valutare con maggiore consapevolezza la propria posizione reddituale complessiva. La funzione sarà disponibile prima dell’accredito in busta paga, così da consentire una decisione tempestiva.
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Fino a 500 euro di arretrati: il bonus di giugno sarà più ricco
Ma la novità non si limita all’aumento strutturale dello stipendio. I dipendenti pubblici, infatti, riceveranno anche gli arretrati per i mesi precedenti in cui il beneficio non è stato ancora applicato. Considerando un importo medio di circa 83 euro al mese e un arretrato potenzialmente relativo a cinque mensilità, il conguaglio potrebbe arrivare a oltre 400 euro, da sommare al taglio del mese di giugno, portando il totale fino a 500 euro circa. Una cifra significativa, che rappresenta una boccata d’ossigeno per molte famiglie.
Perché il beneficio è arrivato in ritardo
Il ritardo nell’accredito è legato a interventi di aggiornamento e rafforzamento della sicurezza informatica imposti dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che ha richiesto a NoiPA di adeguare i propri sistemi di gestione dei dati sensibili. Questi interventi hanno riguardato l’architettura della piattaforma, che ora – dopo una lunga fase di manutenzione – è pronta a riprendere il pieno funzionamento, garantendo maggiore affidabilità e integrità nella gestione delle informazioni.
Già attiva l’Indennità di Vacanza Contrattuale
Intanto, dal mese di aprile 2025, è già visibile in busta paga l’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) per il triennio 2025–2027. La misura, che anticipa il prossimo rinnovo contrattuale, prevede un incremento pari allo 0,6% dello stipendio tabellare fino a giugno, con un successivo aumento all’1% da luglio in avanti.