Chi è Stefano, la vittima più giovane di Coronavirus in Italia. Quanti anni aveva e come si è contagiato. Il ricordo della famiglia
In provincia di Brescia la più giovane vittima di Coronavirus in Italia: si tratta di Stefano Amighetti, 38 anni, morto giovedì mattina in ospedale a Manerbio, dov’era ricoverato da qualche giorno. Le sue condizioni, purtroppo, si sono irrimediabilmente aggravate.
Abitava a Manerbio con i genitori e la sorella. In passato aveva già avuto problemi respiratori. “Io sento in me la tua pace, la gioia che tu solo dai – si legge nel necrologio – Attorno a me io sento il cielo, un mondo di felicità”. Lo piangono mamma Giovanna e papà Bruno, la sorella Sara con Pasquale, la nonna Ninì, le nipotine Elisa e Francesca, gli zii, i parenti e gli amici.
I funerali di Stefano in forma privata
A seguito delle disposizioni per il contenimento del Covid-19, la salma verrà accompagnata direttamente al cimitero, e le esequie saranno celebrate in forma strettamente privata, solo per i familiari. Successivamente verrà celebrata una messa in suo suffragio. Il giovane Stefano frequentava la cooperativa per disabili Il Gabbiano di Pontevico, la struttura dove venne trovato il primo bresciano positivo al Coronavirus, che però sta bene ed è già stato dimesso dall’ospedale.
Stefano Amighetti, la comunità piange la sua scomparsa
Il ragazzo, che già in passato aveva avuto problemi respiratori, ora è pianto dai familiari e dall’intera comunità di Manerbio. A rendere ancora più dolorosa la circostanza è l’impossibilità, al momento, di celebrarne il funerale. La salma verrà portata direttamente al cimitero e le esequie svolte in forma strettamente privata. Mamma Giovanna, papà Bruno e la sorella Sara scrivono sul necrologio: “Io sento in me la tua pace, la gioia che tu solo dai. Attorno a me io sento il cielo, un mondo di felicità”.
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